Disoccupati in piazza a Napoli: momenti di tensione con le forze dell’ordine

di Pasquale De Luca

Alcuni facinorosi hanno tentato di forzare il cordone

«Se il lavoro non ci sta noi bruciamo la città» questo lo slogan partito dal gruppo di disoccupati che ieri pomeriggio ha manifestato innanzi le sedi istituzionali del Comune di Napoli prima e poi della Prefettura. Il corteo ha coinvolto diverse centinaia di persone che hanno chiesto energicamente il rispetto dei patti assunti dalle diverse amministrazioni sulla questione del ricollocamento a lavoro. Presenti le sigle “Cantiere 167 di Scampia”, quella del “S.I. Cobas lavoratori autorganizzati” e l’organizzazione “7 Novembre”.

I disoccupati denunziano alle istituzioni l’accanimento dell’attuale governo verso il Reddito di Cittadinanza. Essi non sono d’accordo sui tagli proposti che di fatto ridurrebbero la platea dei beneficiari ai soli non occupabili, mentre gli occupabili subirebbero un drastico taglio sugli importi del sussidio che passerebbe da 500 a 375 euro. Anche la durata sarebbe rivista passando dagli attuali 18 mesi a soli 12 mesi; ridotte anche le soglie ISEE che passerebbero da euro 9.360 ad euro 7.200.

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E’ doveroso specificare che il vero scopo della protesta è stato quello di sensibilizzare le Istituzioni a procedere all’assorbimento dei disoccupati nel mercato del lavoro. Non sono mancati momenti di tensione quando alcuni facinorosi hanno tentato di forzare il cordone delle forze dell’ordine ed occupare la sede comunale.

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