Giovane mamma partorisce sul traghetto: la piccola Luisa aveva fretta

di Redazione

La donna si stava recando in clinica per partorire

Sarà registrata all’anagrafe del comune di Pozzuoli Luisa, la bambina nata stamattina a bordo di una nave traghetto in navigazione nel golfo di Napoli mentre la mamma si recava in terraferma per il parto in una clinica privata. La bimba è venuta alla luce a bordo del ‘Benito Buono’, partito da Ischia alle 6.20: dopo lo scalo di Procida il nostromo ha avvertito il comandante della nave, Giacomo Piro, che la mamma della piccola (Maria, una 25enne isolana) stava per partorire.

Con la giovane madre e la nonna viaggiava anche il ginecologo Attilio Conte che la stava accompagnando in clinica: insieme ad alcuni membri dell’equipaggio hanno prestato subito assistenza a Maria accompagnandola in una saletta riservata della nave. Il comandante Piro ha messo i motori del Benito Buono al massimo per raggiungere il porto puteolano il prima possibile ed avvisato via radio la capitaneria di porto ed il 118 ma Luisa aveva deciso comunque di venire al mondo ed alle 7.50 è nata, tra lo stupore e la gioia di quanti si trovavano in quel momento a bordo della nave.

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La situazione sotto controllo

Subito dopo il parto la mamma e la sua bimba sono state affidate ad una ambulanza che le ha condotte in pochi minuti all’ospedale Santa Maria delle Grazie; la bimba pesa 3 chili e 420 grammi, lei e la madre godono di ottima salute e probabilmente potranno tornare ad Ischia in pochi giorni. «La situazione è stata sempre sotto controllo» ha affermato il ginecologo ischitano «Non avrei rischiato il viaggio se ci fossero stati problemi, alla fine è andato tutto bene e Luisa e la mamma stanno benissimo».

Ancora emozionato il comandante del Benito Buono «Quando il nostromo mi ha riferito la situazione inizialmente mi sono preoccupato e pensato solo a come arrivare il prima possibile in porto. Poi il dottore mi ha detto che non c’era tempo a sufficienza ed allora ho fatto attrezzare una saletta dall’equipaggio portando garze, guanti e disinfettante. Ognuno dei miei uomini ha dato una mano, è stata una esperienza davvero incredibile: io ed il nostromo abbiamo assistito il dottor Conte ed alla fine ho tagliato il cordone ombelicale della piccola, una cosa che non ho fatto neppure con le mie figlie. Spero di poter incontrare Luisa ed essere io al comando della nave che la riporterà a casa, le faremo una gran festa a bordo».

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