Il ministro: «Posizione comune che sia tesa a informare correttamente ma non a danneggiare prodotti»
«Abbiamo avuto modo di spiegare le nostre ragioni su quello che deve essere un sistema di informazione corretto che spieghi che gli eccessi di alcol, come gli eccessi di qualsiasi altra cosa, portano danni ma che non devono diventare uno stigma per alcuni prodotti che assunti in maniera moderata possono invece essere fattori di benessere, per noi il vino è proprio questo». Così il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida a margine del Consiglio Ue e dopo un incontro avuto con l’omologo irlandese Charlie McConalogue, con tema l’etichettatura degli alcolici.
«Ho parlato con i ministri di Spagna e Francia, abbiamo predisposto un documento comune che verrà sottoscritto anche da altre nazioni coinvolte direttamente» nella vicenda dell’etichetta con avvertenze sanitarie sugli alcolici notificata dall’Irlanda a Bruxelles, «ne ho parlato con il collega greco, con quello portoghese, per avere una posizione comune che sia tesa a informare correttamente ma non a danneggiare prodotti riducendoli a un solo aspetto» ha aggiunto.
«Per noi italiani il vino è importante dal punto di vista del mercato e non lo nascondiamo – ha sottolineato Lollobrigida -, ma spesso tutto si riduce alla difesa di un mercato e io credo l’Europa debba fare un salto di qualità, cioè essere sempre più capace di rispettare culture e tradizioni spesso legate all’enogastronomia guardando ai prodotti nella loro accezione più ampia».
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