«Prevenzione strumento di cura primario»

di Felicia Di Paola

Al Castello Baronale di Acerra il convegno organizzato dal Rotary International

Si è tenuto venerdì sera, 27 gennaio 2023 ore 19:00, presso il Castello Baronale, piazza Castello di Acerra (Na), un convegno scientifico dal titolo: «Prevenzione Strumento di Cura Primario», organizzato dal Rotary International Acerra – Casalnuovo.

Dopo i saluti in presenza del dottor Donato D’Iorio, Presidente RC Acerra-Casalnuovo «A.Montano», del dott. Tito D’Errico, Sindaco D’Acerra, del dott. Tommaso Esposito, Presidente Associazione Medici Acerrani (Na) sono intervenuti il dottor Antonio De Matteis, la dottoressa Roberta Albachiara, la dottoressa Nadia Di Carluccio, la dottoressa Maria Rosaria Mennitto, relatori di qualità, specialisti in campo e del territorio, farmaciste, biologhe, ricercatrici, medici, che, con professionalità e studi scientifici, hanno relazionato su tematiche molto attuali e sempre più diffuse tra la popolazione come la prevenzione, la salute, il corretto stile di vita, la diaita, il cibo spazzatura, la dieta mediterranea, la sana e corretta alimentazione, la diagnosi, i fattori di rischio, l’obesità e le patologie ad essa correlate, la longevità, la sedentarietà, i costi del sistema sanitario nazionale, lo stress, la psiconeuroendocrinoimmunologia attirando l’interesse e lo sguardo di molti in una sala gremita. A moderare il dott. Vincenzo D’Anna, RC Acerra – Casalnuovo «A.Montano» con la conclusione del dott. Lucio Altieri, Assistente del governatore D2101.

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La dottoressa Robera Albachiara, laureata in medicina e chirurgia, ha parlato delle cause delle patologie da scorrette abitudini alimentari quotidiane con decadimento fisico dal titolo: «Lo stile di vita e loro impatto sulla patogenesi della malattia»; la dottoressa Maria Rosaria Mennitto, laureata in chimica e tecnologie farmaceutiche, specialista in Ricerca Clinica, ha relazionato sull’educazione alimentare, i rischi delle malattie e le cause di morte da scorretta alimentazione e scarso consumo di frutta, la piramide alimentare, la stagionalità dei prodotti, l’alimentazione ai tempi dei social, lo stile di vita, la qualità del cibo che mangiamo, le etichette, i prodotti lavorati, industrializzati, geneticamente modificati. Dice: «Il modello della Dieta Mediterranea resta sempre un modello vincente».

Il dottor Antonio De Matteis, laureato in scienze motorie, specialista in Psico-Neuro-Endo-Immunologia e bio-hacking, ha discusso sullo stress correlato al sistema nervoso, al sistema endocrino e al sistema immunologico, il biohacking, il movimento correlato all’epigenetica, la regolarità degli orari nell’alimentazione, la qualità del sonno.

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Di notevole rilievo è stato il corposo e oculato lavoro dal titolo: «Nuovi modelli dell’impresa farmacia», presentato dalla dottoressa Nadia Di Carluccio, amica e collega, laureata in Farmacia, in Scienze della Nutrizione Umana e in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche con un dottorato in Management e attualmente Ricercatrice in Organizzazione Aziendale. Ha focalizzato l’attenzione dei presenti relazionando sui costi del Sistema Sanitario Nazionale e le patologie croniche partendo da un breve escursus sull’evoluzione del sistema sanitario nazionale, dal lontano 1888 con la legge Crispi, che istituisce il medico condotto in ogni comune, fino ad arrivare alla nascita del Sistema Sanitario Nazionale con la legge 833 anno 1978. Che cosa si prefigge il sistema sanitario nazionale?» Promuovere, mantenere e recuperare la salute.

Dice ancora, con tono fermo e deciso: «tre sono i pricipi fondamentali del sistema sanitario nazionale ovvero l’universalità (garantire prestazioni a tutti), l’eguaglianza (garantire le medesime prestazioni), l’equità (garantire la qualità e l’efficienza). Continua argomentando sull’impatto che l’invecchiamento demografico ha sulla salute minacciando di ridurre la partecipazione alla forza lavoro, di aumentare le spese sanitarie e che secondo i dati Istat, nel 2050, si stimano circa tre milioni circa di centenari in più. Con tono fermo e deciso dice: «Bisogna intervenire sui fattori di rischio modificabili cioè sull’alimentazione scorretta, l’attività fisica, il consumo di tabacco che metta a rischio anche il sistema sanitario nazionale». Hanno concluso: «Occorre più consapevolezza, più prevenzione, più giusta informazione e soprattutto più applicazione».

 

dott.ssa Felicia Di Paola
Biologa e Nutrizionista
Specialista in Scienza dell’ Alimentazione
Scuola di Medicina e Chirurgia
Università dgli Studi della Campania Luigi Vanvitelli

Setaro

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