L’omicidio per ribadire e rafforzare la propria presenza nei Quartieri Spagnoli
E’ ritenuto il killer di Gennaro Fittipaldi, ucciso a Napoli con un colpo di pistola alla nuca il 18 maggio 2015, Arcangelo Trongone, 54 anni, arrestato dalla Squadra Mobile con l’accusa di omicidio e di porto illegale in luogo pubblico di arma da sparo, reati aggravati dal metodo mafioso.
Il delitto, secondo gli investigatori della Polizia di Stato e i magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, sarebbe stato commesso dal clan Trongone, confederato con i clan Mariano e Prinno, per ribadire e rafforzare la propria forza nei Quartieri Spagnoli della città. Fittipaldi, sostegono gli inquirenti, venne assassinato in maniera premeditata per ritorsione: si era allontanato dal gruppo criminale guidato proprio da Trongone per passare nelle fila delle famiglie malavitose rivali Sibillo, Giuliano, Amirante e Brunetti.
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