Liliane Murekatete si dichiara assolutamente estranea ai fatti
Liliane Murekatete, la moglie del deputato Aboubakar Soumahoro, è indagata dalla Procura di Latina nell’ambito dell’inchiesta legata alle cooperative pro migranti Karibu e Aid. Con lei, come già noto, c’è la madre Marie Terese Mukamitsindo, suocera dunque del deputato, ma anche Richard Mutangana, Ghislaine Ada Ndongo e Christine Kabukoma. Sarebbero dunque almeno sei gli indagati per la vicenda.
Liliane Murekatete, secondo quanto si legge nell’ordinanza del Gip di Latina, in concorso col fratellastro Michel Rokundo (anche lui indagato), e con la madre di entrambi Mukamitsindo, nella loro qualità di consiglieri di amministrazione della Karibu dal 2018 a oggi «al fine di evadere l’imposta sui redditi e sul valore aggiunto indicavano (o omettevano di vigilare affinché altri e in particolare la Mukamitsindo indicassero) elementi passivi fittizi» nella dichiarazione dell’anno di imposte 2019, «utilizzando fatture relative a operazioni inesistenti emesse dall’associazione di promozione sociale “Jambo Africa”», per un imponibile complessivo di 55.701 euro, «con Ires dovuta e evasa pari a complessivi 13.368 euro».
Gli altri indagati nella vicenda
Richard Mutangana, Ghislaine Ada Ndongo e Christine Kabukoma, dal 2014 a oggi si sono succeduti come legali rappresentanti dell’associazione di promozione sociale “Jambo Africa” di Sezze. Secondo quanto si legge nell’ordinanza del gip, i tre «al fine di consentire alla Karibu l’evasione delle imposte sui redditi, emettevano nei confronti di detta cooperativa fatture relative a operazioni inesistenti relative all’anno di imposta 2015, tutte registrate nella contabilità della Karibu a fine anno 2015 nel conto di mastro “spese vitto e alloggio ospiti”» per «un importo di costi a fronte di operazioni inesistenti» pari a quasi 300 mila euro (293.276 mila euro).
In particolare poi Kabukoma «con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in qualità di legale rappresentante dal 1.12.2015 a oggi» della Jambo Africa, «al fine di consentire alla Karibu l’evasione delle imposte sui redditi, emetteva nei confronti di detta società fatture relative a operazioni inesistenti», che poi la Karibu metteva a contabilità. Nel 2016 nel conto di mastro “spese vitto e alloggio ospiti” e in quello “altre spese ospiti” l’importo di costi «a fronte di operazioni inesistenti» è di oltre 590 mila euro. Nel 2019 si legge di operazioni inesistenti per un imponibile complessivo di 55.701 euro.
«La signora Murekatete si dichiara assolutamente estranea rispetto ai fatti contestatile, che peraltro riguardano un presunto danno erariale di 13mila euro, e siamo certi che a breve, anzi a brevissimo, verrà fatta chiarezza e dimostrata la totale innocenza della mia assistita». È quanto fa sapere Lorenzo Borrè, legale di Liliane Murekatete
Soumahoro: «Dimostrerà la sua innocenza»
«Sono profondamente amareggiato, dispiaciuto e preoccupato per l’indagine che vede coinvolta direttamente la mia compagna Liliene Murakatete che confido dimostrerà la sua innocenza». Lo afferma, secondo quanto riporta il suo avvocato Maddalena Del Re, il deputato Aboubakar Soumahoro.
«Ribadendo la mia totale estraneità ai fatti contestati sull’indagine della Coop. Karibù e del Consorzio Aid, di cui, come più volte affermato, non ero a conoscenza, nel prosieguo delle indagini, sempre più alla luce del sole, continuerò a impegnarmi nella mia attività politico-parlamentare sui temi che hanno da sempre caratterizzato il mio impegno».