Il presidente del Consiglio: «Attenzione al tessuto economico della Nazione»
«Molti provvedimenti e risorse sono stati dedicati proprio alle realtà produttive, per ribadire un principio troppe volte messo in discussione in passato e su cui invece questo Governo ha le idee ben chiare: non esiste welfare e non c’è Stato sociale se non c’è a monte chi genera ricchezza». Lo ribadisce sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sottolineando che «molti provvedimenti messi in campo» nella manovra «confermano gli impegni che ci eravamo assunti».
La premier elenca: «30 miliardi, liberati con la nota di aggiornamento al documento di economia e finanza, sono andati interamente sul caro bollette per sostenere famiglie e imprese; incremento del 50% dell’assegno unico per i figli nel primo anno di vita del bambino e nei primi tre anni per le famiglie che hanno 3 o più figli; riduzione al 5% dell’IVA per i prodotti della prima infanzia; 500 milioni per combattere il caro carrello per famiglie più deboli; rese strutturali le misure in sostegno alle persone con disabilità».
E ancora «indicizzazione delle pensioni in aiuto degli importi più bassi, partendo da una rivalutazione del 120% alle pensioni minime; taglio del cuneo fiscale del 2% per i redditi fino a 35.000, aggiungendo un ulteriore 1% di taglio per i redditi fino a 20.000; innalzamento della tassa piatta per le partite iva con fatturato fino a 85.000; primo step del ‘Più assumi, meno paghi’; detassazione dei premi produttività per lavoratori dipendenti». Secondo Meloni, sono «interventi che incarnano una visione sociale, con una grossa attenzione al tessuto economico della Nazione».
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