Andrea Cozzolino (Pd): «Pronti 100 miliardi di euro nella cooperazione Ue-Africa»

di Redazione

«C’è la necessità di riavviare, su basi nuove, la cooperazione tra Europa e Africa. Tuttavia ci troviamo ancora nel pieno dell’emergenza Covid. Se il 15 giugno avremo lo sblocco delle frontiere torneremo a connetterci tra noi, un passaggio necessario per riprendere la cooperazione con i Paesi degli altri continenti per riaccendere i motori delle nostre società e verificare gli effetti sul piano economico e sociale. La nuova Europa investirà più di 100 miliardi in Africa in aggiunta alle iniziative dei singoli stati».

Lo ha detto Andrea Cozzolino, europarlamentare (Pd) presidente della Delegazione per le relazioni con i Paese del Maghreb, nel corso del webinar di presentazione del progetto ‘Sud Polo Magnetico’ promosso da Alfredo Cestari, presidente della Camera di commercio ItalAfrica, l’unica struttura italiana capace di coinvolgere nelle sue attività i 19 Paesi dell’Africa Continentale, che ha visto la partecipazione dei rappresentanti diplomatici di Angola e Congo.

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Di quanto l’Africa abbia bisogno dell’Europa è emerso dall’intervento di Amadeu De Jesus  Alves Leitao Nunes, sottosegretario al Commercio della Repubblica dell’Angola: «Serve un raccordo di informazioni sul progetto ‘Sud Polo magnetico’ che avrà un forte impatto sull’Africa e consoliderà i rapporti tra l’Europa e il nostro continente».

«Stiamo vivendo – continua il sottosegretario – tutti una situazione particolare e dovremmo scambiarci informazioni sull’emergenza virus trovando nuove soluzioni che rafforzino la crescita e le relazioni di amicizia e solidarietà tra i nostri popoli. Dobbiamo continuare la cooperazione, ognuno può imparare dagli altri. L’Angola ha compiuto passi concreti con la nuova legge per l’agevolazione di investimenti e programmi operativi sostenuti dall’Agenda nazionale 2020/2025».

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I dettagli del progetto, finalizzato al rafforzamento della cooperazione economico-sociale tra Italia e Africa, che individua nel Mezzogiorno l’hub naturale per sviluppare l’interazione commerciale e produttiva tra Europa e continente Africano, sono stati illustrati dal presidente Cestari: «La Camera di commercio sta attivando tutti i canali indispensabili per avviare un tavolo di confronto con questi paesi che veda protagoniste le imprese del Sud con il sostegno e il coordinamento dei  ministeri del sud, dello sviluppo economico, del turismo e degli esteri. Il nostro obiettivo è quello di orientare una cospicua fetta dei 100 miliardi per la cooperazione rafforzata tra Unione Europea e Africa verso i rapporti tra il Mezzogiorno d’Italia e i paesi dell’Africa centrale».

«Abbiamo deciso di intervenire – ha proseguito il numero uno della Camera di commercio ItalAfrica – guardando al sud del mondo affinché si mettano sul tavolo risorse economiche, competenze e sinergie. E’ necessario farsi trovare pronti in vista delle riaperture delle frontiere per creare nuove opportunità di sviluppo e investimento per le aziende italiane in grado di creare valore sull’altra sponda del Mediterraneo in particolare nei settori della mobilità aerea, la siderurgia, l’energia, il turismo con reciproci vantaggi».

Europa e Africa devono avvicinarsi, specie dopo la pandemia del Covid19 come sottolineato da Maria De Fatima Domingas Jardim, ambasciatore della Repubblica dell’Angola in Italia: «Italia e Angola vantano un’antica amicizia che deve rafforzarsi alla luce della nuova emergenza sanitaria che ha colpito il mondo intero. Il nostro governo assicura la massima disponibilità nel promuovere nuovi percorsi di sviluppo economico che coinvolgano l’Europa nella piena consapevolezza che solo con il vostro aiuto possiamo rilanciare i nostri programmi per lo sviluppo sostenibile, la produzione agricola, il potenziamento dei trasporti, il turismo e nuova occupazione».

Le opportunità fornite da un continente ricco di risorse come quello africano sono state rimarcate da Donatien Nzangba Du Lita, Ministro delle finanze della Provincia del Nord Ubangi nel Congo: «L’Italia e l’Europa sono le benvenute per intraprendere percorsi comuni che siano in grado di rilanciare l’economia del nostro Paese e ampliare il mercato delle imprese italiane. Il nostro territorio è ricco di materie prime, risorse naturali e ha enormi potenzialità di sviluppo se consideriamo i dati anagrafici e di popolazione. Le nuove opportunità si trovano qui da noi e siamo pronti a coglierle assieme nel rispetto reciproco e nell’interesse comune».

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