I tre quarti della contrattazione si registra al Nord, ma al Sud segnali di ripresa
La contrattazione collettiva territoriale, dopo il calo fatto registrare nel 2021 è tornata a livelli pre-emergenza sanitaria. Lo rileva la Fondazione di Vittorio della Cgil, in un apposito report, secondo il quale i contratti firmati nel 2021 sono stati 931, tra accordi, piattaforme e verbali, frutto di un’intensa attività negoziale, sottoscritti principalmente a livello comunale (82,2%), ma anche inter e sovracomunale (15,2) e in piccola parte regionale (2,6).
Le regioni più interessate sono state soprattutto in Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Toscana. Seguono Lazio, Marche, Puglia e Piemonte. Ma se i tre quarti della contrattazione si registra nelle regioni del Nord, nel Sud si cominciano a registrare – sottolinea il report della Fondazione – segnali di ripresa non tanto nell’ambito dei comuni, che spesso per mancanza di risorse vivono in situazioni decisamente critiche, quanto in quello del welfare territoriale.
Un altro fattore di novità sono gli accordi che superano i confini comunali e si concentrano su diversi temi: la programmazione dei servizi, la promozione della legalità, lo sviluppo e il sostegno al lavoro. Oltre alle tradizionali azioni nel contesto delle politiche sociali, sanitarie, socio-sanitarie e assistenziali, che sono da sempre un pilastro della contrattazione sociale, si va dall’alleggerimento di rette e tariffe scolastiche alla rimodulazione delle aliquote Irpef, dalle borse lavoro alle misure di sostegno al reddito e ai soggetti più fragili, dalla riorganizzazione dei servizi territoriali all’aiuto alle associazioni che consegnano farmaci, vestiario, alimenti.
«Nel 2021 – fa notare la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi intervenuta alla presentazione del Report – abbiamo raccolto e analizzato quasi un migliaio di documenti, è un dato importante da valorizzare. Conferma un’azione negoziale consolidata nei territori, pur con delle differenze da superare tra chi possiede una storia maggiormente radicata e chi invece deve ancora consolidarla».