Nuova rottura fra le opposizioni per gli uffici di Presidenza di Camera e Senato

di Redazione

Napoli (Azione): «Vice presidenti, questori e segretari li hanno scelti Letta, Zingaretti e Orlando»

Secondo il Pd, se nessun rappresentante del Terzo Polo è entrato a far parte della schiera dei 4 vicepresidenti, i 3 questori e gli 8 segretari di Camera e Senato, la «colpa» è degli elettori. Ma la risposta di Osvaldo Napoli della segreteria nazionale di Azione non si è fatta attendere ed è stata estremamente chiarificatrice.

«Le ‘fonti’ del Nazareno – ha sostenuto – che attribuiscono al voto degli elettori l’esclusione del Terzo Polo dagli uffici di presidenza del Parlamento sono fonti se non inquinate almeno confuse. La rappresentanza ai vertici parlamentari non è delegata a un algoritmo. Essa, come sanno al Pd, è il frutto di ragionamenti politici e sensibilità istituzionale».

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«Il Pd – ha continuato – poteva riconoscere, l’esistenza di un’opposizione diversa dalla sua e dal M5S e con atto di sensibilità politica attribuire un incarico a un esponente di Azione. Poteva, non doveva. Ha fatto le sue scelte, ha accontentato le sue correnti interne in vista del congresso, e ha tenuto bordone al M5S. Gli elettori hanno votato ma non hanno detto al Pd di accordarsi con Conte per eleggere questori e vice presidenti ed escludere il Terzo Polo. No, questo lo hanno deciso Letta, Zingaretti, Orlando, Bettini e compagnia. Per essere chiari».

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