Avrebbe colpito con diversi fendenti i componenti della squadra avversaria
Compirà 20 anni a fine mese, ed è nipote di uno dei boss più temuti a Napoli. Era irreperibile da una quindicina di giorni, ma si è presentato con il suo avvocato alla polizia che gli ha notificato una misura cautelare in carcere emessa dal gip partenopeo per duplice tentato omicidio pluriaggravato.
Gennaro Musella, nato a il 31 ottobre 2002, il 4 ottobre scorso, al termine di un incontro calcistico nell’impianto sportivo San Rocco del quartiere partenopeo di Miano, durante una lite per futili motivi avrebbe colpito con diversi fendenti due componenti della squadra avversaria. Una vittima riportò lesioni gravie venen ricoverata con prognosi riservata, mentre l’altraebbe una prognosi di 15 giorni.
Suo padre Giuseppe, 50 anni, detto Pino ‘o nir, era stato sottoposto subito a fermo perché aveva partecipato all’aggressione. Gennaro Musella è nipote di Maria Licciardi, storico e carismatico capo dell’omonimo clan, che insieme alle ‘famiglie’ dei Contini e dei Mallardo, e’ il vertice del cartello noto come Alleanza di Secondigliano. La lite che lo coinvolge era iniziata in campo e poi degenerata al triplice fischio finale.
Gennaro Musella aveva avuto un alterco giocando con con un ragazzo di Giugliano e a fine match avrebbe preso dal suo zaino un coltello. La visione dei filmati di video sorveglianza aveva individuato il padre intento ad aiutare il figlio contro la vittima e i suoi fratelli.
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