Un evento di chiusura campagna elettorale atipico, quello tenuto da Giorgia Meloni a Napoli, all’Arenile di Bagnoli. Un botta e risposta con i tantissimi giovani presenti alla manifestazione. Tantissimi gli argomenti toccati dalla leader di Fratelli d’Italia che ha riempito la struttura e ha scaldato gli animi dei presenti.
L’egemonia di potere
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«Se vinciamo salta il loro sistema di potere. La sinistra non aveva egemonia culturale, ma egemonia di potere. Loro sono preoccupati con tutto il loro sistema di potere che potrebbe finire l’Italia in cui andavi avanti, soprattutto, se hai la tessera del Pd. Noi vogliamo che vada avanti chi se lo merita indipendentemente dalla tessera che ha in tasca»
Le parole della von der Leyen
«Mi pare che la von der Leyen abbia già mandato una nota per correggere l’interpretazione che è stata data dalla stampa italiana, per la quale le parole fossero un’ingerenza sulle elezioni italiane. Sarebbe stata una cosa francamente fuori misura rispetto al ruolo della commissione». «Rispetto alle dichiarazioni che ho sentito fare ad alcuni commissari in questa campagna elettorale – ha aggiunto Meloni – penso che quando si entra a gamba tesa in una democrazia di uno Stato membro in realtà si fa qualcosa che nuoce alla credibilità della commissione. Perché una cosa sono i partiti politici, il Parlamento, il ruolo politico, ma i commissari è come se fossero i ministri di tutta la Commissione europea. Quindi consiglio prudenza, se si crede nella credibilità dei commissari europei e della Commissione».
«Sulla von der Leyen la responsabilità è della sinistra italiana che è andata in giro per tutto il mondo a sputare sulla sua nazione per tentare di vincere, e questa è una cosa inaccettabile». «Non ho bisogno di parlare male dell’Italia come fa Enrico Letta in campagna elettorale, in due anni da presidente di conservatori europei non ho mai fatto un’intervista a un giornale straniero perché ero all’opposizione del governo e avrei dovuto parlare male dell’Italia», ha aggiunto Meloni.
Ucraina, centrodestra e centrosinistra
«Per me Putin è il presidente russo che ha fatto una cosa inaccettabile e mi pare che Berlusconi abbia spiegato che le parole che aveva espresso erano non un’interpretazione del suo pensiero, ma un’interpretazione del pensiero di altri. Cerchiamo di capire dove stanno davvero i problemi. Il centrodestra ha votato sempre compatto sull’Ucraina, anche sull’ingresso della Finlandia nella Nato. Chi non ha votato l’ingresso della Finlandia nella Nato è stato Fratoianni, alleato del Pd. I problemi ce li hanno altri». «Non capisco perché continuiate a farmi una domanda sulla quale sono stata molto chiara. Spero che prima o poi chiederete a Enrico Letta conto del fatto che è alleato con un partito che dice che bisogna fermare l’invio delle armi all’Ucraina», ha aggiunto Meloni.
Il reddito di cittadinanza
«Io ho il progetto di un’assistenza necessaria per chi non può lavorare, anche migliore di quella che è stata fatta finora. Per chi può lavorare la grande sfida è la libertà del lavoro». «Non si combatte la povertà tenendo persone povere in quella condizione – ha aggiunto Meloni – si combatte la povertà facendo in modo che le persone povere possano diventare benestanti o ricche e questo si fa solo con il lavoro .Non si deve avere paura se si vota Fratelli d’Italia perché non abbiamo mai lasciato indietro nessuno».
Sud, una grande occasione
E da Napoli spiega che il Sud rappresenta «una grande occasione di sviluppo per questa nazione. Credo che sia mancata in questi anni una visione industriale che coinvolga soprattutto il Sud su settori non adeguatamente valorizzati, penso al tema dell’economia del mare e penso all’energia. Nel dramma della situazione attuale – ha proseguito – noi abbiamo una grande occasione soprattutto per il Sud, i gasdotti dal Nordafrica e dal Mediterraneo occidentale arrivano qui al Sud, qui non mancano sole, mare e vento, con un po’ di soldi e un po’ di intelligenza noi possiamo fare del Sud l’hub di approvvigionamento».
Le contestazioni e i centri sociali
A un ragazzo che chiedeva perché i suoi avversari la temessero e il perché delle contestazioni dei centri sociali. «Ci devono temere mafia e camorra, non ci devono temere le persone perbene. Quanto ai centri sociali continuate pure cosi perché finchè ci siete voi so che sto sulla buona strada come è sempre stato. Io seguo la loro scia come le mollichine di Hansel e Gretel».