Superbonus, Schifone (Federproprietà): «Bene cessione del credito ma serve di più. Intervenire su caro materiali»

di Redazione

Il presidente dell’associazione napoletana: «Aziende con l’acqua alla gola e cittadini rischiano di pagarne il prezzo»

Un primo passo ma non sufficiente per rilanciare il comparto edilizio e immobiliare. Il via libera del Senato all’emendamento contenuto nel Decreto Aiuti, che dovrebbe sbloccare l’empasse sulla cessione dei crediti fiscali, non entusiasma Federproprietà Napoli.

La nuova modifica prevede che la responsabilità in solido nella cessione dei crediti di bonus edilizi e superbonus si configuri solo se il concorso nella violazione avviene «con dolo o colpa grave». E stabilisce che, per i crediti sorti prima della stretta anti-frode del novembre 2021, i soggetti diversi da banche, intermediari finanziari e assicurazioni, debbano acquisire comunque l’asseverazione ex post.

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«Si tratta solo di un primo passo verso la direzione giusta ma non sufficiente a rilanciare la misura. Possiamo dirci soddisfatti delle modifiche ma fino a un certo punto. C’è ancora da fare per ridare fiato a tantissime imprese che tra aumenti e crediti bloccati sono con l’acqua alla gola» ha dichiarato Luciano Schifone, presidente di Federproprietà Napoli.

Superbonus, cantieri fermi

«Tantissimi cantieri – ha continuato il presidente di Federproprietà – sono fermi a causa del caro-materiali e dell’alto costo dell’energia. Da quando sono partiti i bonus, infatti, sono mutate tantissime cose e i costi per cittadini e imprese sono schizzati alle stelle. Le imprese attendono da molto l’erogazione dei fondi stanziati per far fronte all’aumento dei prezzi delle materie prime. Ma la Pubblica amministrazione, sembra non sentire, e non autorizza il pagamento degli acconti. In questo modo le ditte si trovano strette tra le problematiche legate alla cessione dei crediti e il rincaro dei costi».

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Solo per fare qualche esempio Prometeia ha stimato che l’acciaio impiegato per il calcestruzzo è aumentato di ben il 55%, il pvc del 43% e il bitume del 49%. Aumenti dei materiali che uniti al caro energia portano a un maggior costo di circa il 35% rispetto a quanto previsto pochi mesi fa. Le ditte però non sono in grado di fronteggiare da soli questa tempesta perfetta e tantissimi lavori rischiano di rimanere incompiuti.

«Una tempesta perfetta che potrebbe arrecare grossi danni ai cittadini che hanno provato ad accedere ai bonus edilizi. Dalla notte al giorno potrebbero ritrovarsi ad affrontare di tasca propria spese per migliaia di euro, e non tutti sono in condizioni di farlo, per completare i lavori promessi dallo Stato. Ci auguriamo che il nuovo governo rilanci la misura con precisi e importanti interventi per la definitiva ripresa del tessuto immobiliare che non solo favorisca le imprese ma anche cittadini e proprietari immobiliari» conclude Schifone.

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