La leadership politica di Enrico Letta è più pretesa che presunta
L’eterogenesi dei fini e lo strano concetto di democrazia di Letta & c. secondo i quali se, per dieci anni e più, governa il Pd, pur senza mai vincere le elezioni, anzi, perdendole sonoramente ogni qualvolta il Paese è chiamato alle urne, ma per scelta politica e partigiana dell’uomo del colle, la democrazia italiana è il meglio che c’è.
Se si vota e vince il centrodestra con il massimo dei consensi, allora c’è allarme «nero» e la Costituzione è a rischio. Purtroppo per Letta le tante gaffe della campagna elettorale più che portare voti al Pd glieli stanno rinsecchendo al minimo.
Hanno, però – come prevedibile – rinfocolato gli odi, contro il centrodestra, Giorgia Meloni – e Fdi, in un messaggio di minacce fatto pervenire al quotidiano «L’Adige» ed al gruppo consiliare trentino del partito e firmato dalla colonna trentina Brigate rosse «Mara Cagol». Che si dice «pronta a intervenire e silenziare i nuovi fascisti» e ad accogliere «la Meloni con la sorpresa che merita». Bravo Enrico, «stai sereno». Stai facendo davvero un buon lavoro.
Peccato che tu non te ne renda conto. E forse proprio per questo la tua leadership politica è più pretesa che presunta e tuoi compagni si stanno già preparando a darti il benservito il subito dopo il voto. Anzi, qualcuno sembra ti abbia già prenotato un posto sul primo aereo per Parigi del 26 settembre.
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