Muscarà: «Conte finge di contrastare l’autonomia differenziata»

La consigliera regionale: «Il 26 settembre tutti i partiti sono già d’accordo a dare il colpo di grazia alle regioni del Sud»

«Rianimati dalla speranza di tornare ad usurpare le poltrone del potere e travolti dalla foga della campagna elettorale, il Movimento 2050 mente fingendo di contrastare l’autonomia differenziata, ma la storia recente parla chiaro e saranno gli elettori meridionali a condannarli – dichiara la consigliera regionale ex cinque stelle, Maria Muscarà, che porta avanti da tempo queste battaglie – Se il partito più votato al Sud non è riuscito quando aveva i numeri a contrastarla, perché dovremmo credergli adesso?»

«I ministri del Nord, Patuanelli e d’Incà, sono stati e sono tuttora difensori dell’Autonomia differenziata, quella che metterà una definitiva pietra tombale sul Sud. Quando si è trattato di votare una risoluzione dopo quattro anni di inutili lavori sull’autonomia differenziata, hanno votato a favore!»

Pubblicità

«Nel novembre 2019 il ministro degli Affari regionali del Conte 2, Francesco Boccia, annunciò che avrebbe portato la Legge quadro sull’Autonomia in Consiglio dei ministri; il 6 aprile 2022 il Governo ha approvato il Documento di Economia e Finanza, che venne trasmesso al Parlamento il 7 aprile: al primo posto c’era ancora l’autonomia differenziata. A luglio 2022 la Commissione bicamerale con una decina di parlamentari ha approvato il documento che spalanca le porte all’autonomia differenziata, non prevedendo né l’individuazione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (presenti in Costituzione ma mai attuati), né i Fabbisogni Standard, ma soprattutto il superamento della spesa storica, causa dell’enorme dislivello in questo Paese».

«Il tutto senza un dibattito mediatico di rilievo. Sarà secessione dei ricchi! Il movimento 55 fiducie di Conte ora vorrebbe uscirne pulito davanti agli elettori meridionali. Il 26 settembre tutti i partiti sono già d’accordo a dare il colpo di grazia alle regioni del Sud, in quanto quelle ricche del nord, potranno trattenere fino a nove decimi del proprio gettito fiscale, spendendolo – aggiunge – nei propri territori per tutte le materie di gestione statale».

Pubblicità Federproprietà Napoli

Potrebbe interessarti anche:

Setaro

Altri servizi

Cultura, Mazzi: «Tre nuovi beni documentali italiani iscritti a Unesco»

L’Italia sale a 14 ed è tra le più rappresentate Tre beni documentali italiani sono stati iscritti nel Registro Internazionale della Memoria del Mondo: gli...

Tentano di uccidere il cassiere che non gli fa lo sconto: fratelli arrestati

Lo hanno inseguito e gli hanno sparato contro Hanno tentato di uccidere un addetto alla cassa di una nota discoteca di Pontecagnano Faiano, in provincia...

Ultime notizie

Incendio in struttura sanitaria dell’Asl Napoli 1 a Barra, pazienti evacuati e attività sospese

Non si segnala alcun danno strutturale Fiamme in un presidio ospedaliero a Napoli. Il fatto è accaduto nel primo pomeriggio di oggi, intorno alle 15,00...

Napoli, il Tribunale accoglie il ricorso locali di vico Quercia: annullate le restrizioni antirumore

Il Comune unico condannato perché non ha proposto reclamo I locali di vico Quercia a Napoli vincono il reclamo contro l’ordinanza cautelare disposta a favore...

Omicidio di Davide Carbisiero: indagini per far luce sui punti oscuri

Da ricostruire il movente e la presenza di eventuali complici È ancora da ricostruire il contesto in cui è maturato l’omicidio del 20enne Davide Carbisiero,...