Per Tremonti la soluzione da preferire è un intervento dell’Europa
Uno scostamento di bilancio, per far fronte al caro-energia, «con l’inflazione e la speculazione in netta ripresa sarebbe una misura molto rischiosa», dice Giulio Tremonti, ex ministro dell’Economia dei governi Berlusconi, ora candidato con Fratelli d’Italia, in un’intervista a Repubblica.
Secondo lui, la soluzione da preferire è un intervento dell’Europa per far sì che gli Stati membri taglino le imposte sull’energia, con l’effetto di calmierare i prezzi. «Io credo che oggi serva un’azione europea comune, come quella contro la pandemia, che agisca non soltanto sugli extraprofitti delle imprese ma soprattutto sull’extragettito – afferma -. In sostanza, bisogna scorporare dai costi le imposte di fabbricazione e l’Iva. È un’azione che si può fare subito. Prima ancora di parlare di tetto al prezzo del gas. Sotto il tetto, c’è una casa abitata da demoni».
«Ci sono Paesi come l’Olanda – prosegue – che traggono grandi profitti da questa situazione. Bisogna agire anche lì». Sospendere la campagna elettorale? «La proposta di per sè è responsabile, ma il problema non è solo questo – afferma – forse bisognerebbe chiedersi perché nei mesi passati, pur con le cause di crisi già presenti, sia stata nei fatti sospesa l’azione di governo».
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