Il presidente Marrone: «Da Bagnoli a Palazzo Fuga, servono interventi strutturali»
Sì alla riqualificazione dell’area a ridosso della Stazione centrale. È questa la posizione di Confapi Napoli «all’intervento però – spiega il presidente Raffaele Marrone – di un più ampio piano di recupero di tutte le aree degradate della città». Al fine, spiega ancora il numero uno dell’associazione, di arrivare a una «visione armonica che consenta il miglioramento dell’intero tessuto urbano partenopeo e non solo di una sua parte».
«Confapi Napoli – continua il leader delle Pmi napoletane – guarda con favore e interesse a un cambiamento urbanistico che sia, ovviamente, incentrato su una sana progettualità di sviluppo e riqualificazione. Tanti sono gli immobili e gli spazi che hanno necessità di trovare una nuova collocazione e una nuova riorganizzazione anche di natura funzionale. Gli esempi li conosciamo tutti: Bagnoli, l’area ex Nato, il Centro direzionale, l’area Botteghelle, Palazzo Fuga e San Giovanni a Teduccio».
«Da decenni si parla di questi luoghi e della necessità di restituirli alla cittadinanza. Ma serve intervenire con un solo piano urbanistico a cui partecipino tutti gli attori istituzionali. Così da poter realizzare una proposta organica, una visione unica di sviluppo della città cui Confapi Napoli contribuirà con una propria idea di piano urbanistico che la nostra associazione presenterà e regalerà a Comune e Regione per una valutazione ed eventuale condivisione. Proveremo a offrire soluzioni che diano sviluppo e che rappresentino un richiamo per le attività imprenditoriali di cui la città ha tanto bisogno», conclude il presidente di Confapi Napoli.
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