L’accordo fra Azione e Pd, Calenda e Letta è fatto. Il programma ancora da fare

Accordo basato soltanto sulla spartizione delle poltrone

E finalmente Letta per conto del Pd e Calenda in nome di Azione e +Europa, hanno pronunciato il fatidico «si» e sono convolati a “in”giuste nozze. Accordo, basato però soltanto sulla spartizione delle poltrone, nella speranza di vincere e trasformarlo in potere. Cosa che alla luce dei sondaggi continua ad apparire ancora alquanto – anzi di più – complicata. In pratica, ai Dep (democratici e progressisti) andrà il 70% dei collegi uninominali, mentre il 30 a Calenda & c.

Ma in termini assoluti, si tratta di numeri che vanno ancora definiti, perché prima di stabilire di quale quantità si tratta, bisognerà defalcare il totale dei collegi attribuiti alle altre liste che entreranno a far parte della coalizione. Di più sarà applicata a tutte le fasce collegi definite di comue intesa, sulle base delle potenzialità di successo. Blindati: ovvero quelli dove il rischio di sconfitta è quasi inesistente; incerti: quelli in cui potenzialmente possono vincere sia il centrosinistra che centrodestra; la terza è quella che tutti vorrebbero sfuggire ovvero quelli blindati si, ma per gli avversari.

Pubblicità

Il punto principale dell’accordo a due è capestro per quelli che verranno dopo e che potranno essere ammessi nel Parnaso elettorale del centrosinistra ma solo se accetteranno i diktat dell’accoppiata Letta-Calenda. Un diritto che se il primo appare anche giustificato perché rappresenta il maggior partito della coalizione, per il secondo lo è decismente di meno. Dal momento che per essendo il più «citato ed osannato» fra i leader dei partiti italiani, riesce a malapena a toccare il 3,5/8%. Un vero mistero di Lourdes, insomma. E che nessun nome divisivo deve essere candidati nei colleggi uninominali.

Da soli si muore

Ma divisivo fra chi? Fra loro e gli altri o fra tutti. Insomma, anche i candidati proposti da Letta (Di Maio, Fratoianni e Boniello) e Calenda (Gelmini, Carfagna e Brunetta, non proprio ben visti agli altri partiti della «cordata» elettorale sinistroide) possono essere considerati tali? O si tratta di un diktat che possono porre solo loro due a tutti gli altri? In realtà, in teoria varrà per tutti, ma non sarà rispettato da nessuno. Tanto più, che da soli si muore, mentre insieme, almeno c’è la speranza di sopravvivere

Pubblicità Federproprietà Napoli

Il programma? Provare ad esserci. Poi, tutto e il contrario di tutto, ovvero l’Agenda Draghi di cui si parla tanto, ma che è ancora tutta da scrivere. Tant’è che sia l’uno che l’altro – anche a non nome di quelli che verranno – si limitano semplicemente a ribadire che «tutte le parti si riconoscono nel metodo e nell’azione del governo guidato da Mario Draghi e che i partiti che hanno causato la sua caduta si sono assunti una grave responsabilità dinanzi al Paese e all’Europa».

Di più nello specifico, Pd-Azione, convengono di rivedere il Rdc e il superbonus. Concordano sullo ius scholae e sulla necessità di realizzare integralmente il Pnrr. Tutto qui? E l’inflazione?, il taglio del cuneo fiscale? caro energia e caro bollette? Lavoro e Sanità? Scuola e infrastrutture? Ponte sullo stretto,ecc? «E’ finita la storiella di Azione alternativo a sinistra». Questo il commento di Giorgia Meloni. Provate a darle torto.

Il numero di collegi uninominali da spartirsi

Dagli esclusi – probabilmente, però, solo per non assottigliare ulteriormente il numero di collegi uninominali da spartirsi – indicati da Calenda come impossibili partner perché hanno votato contro Draghi e sono contro il rigassificatore di Piombino, la prime replica: «Il patto siglato tra Pd e Azione non ci riguarda, non ne condividiamo i termini e i contenuti» dicono Bonelli (Verdi) e Fratoianni (Sinistra Italiana) che chiedono un incontro a Letta per la verifica dell’alleanza. Comunque, è chiaro che ci saranno. Altrimenti, neanche la speranza di sopravvivere riuscirà a sopravvivere.

Setaro

Altri servizi

Al via il processo per l’equipe medica di Maradona: circa 120 testimonianze

Otto professionisti indagati Al via a San Isidro, alle porte di Buenos Aires, la prima udienza del processo contro l’équipe medica di Diego Armando Maradona....

Torre Annunziata, vandali rubano nel nuovo asilo nido comunale

Cuccurullo: «Un gesto vergognoso» Rubati servizi igienici e rubinetteria dall’asilo nido comunale. È accaduto la scorsa notte a Torre Annunziata, dove ignoti ai sono introdotti...

Ultime notizie

Truffa al SSN, mazzette per certificati di morte e per DNA: 67 arresti

Il tariffario dei medici legali: tra 50 e 70 euro per un test Cinquanta euro per il certificato di morte naturale e settanta per il...

I fondatori del Pd hanno deciso di liberarsi dalla Schlein: «È solo un ingombro»

Sentenza kafkiana della Cassazione contro il governo sgradito «Carpe diem» ovvero «Cogli l’attimo» così Quinto Orazio Flacco, spiegava che la vita corre e per potersela...

Camorra, assolti Tony Colombo e Tina Rispoli. Stangata per Vincenzo Di Lauro

Il pm aveva chiesto per i coniugi una condanna a 9 anni di carcere Al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato il...