Consiglio di Stato concede sospensiva e rinvia al primo trimestre 2023
«Nonostante la relazione del Commissario, nonostante sia stata revocata dal Tar la gestione dello stadio Collana alla Giano, riconoscendo una serie di irregolarità ed illegalità che sfociano anche nel penale, il Consiglio di Stato ha preso una scelta inqualificabile, accettando la sospensiva che la stessa Giano ha richiesto e dandole modo di continuare la gestione “abusiva” con un altro anno di introiti ed irregolarità». Così in una nota la consigliera regionale Maria Muscarà.
«L’udienza pare sarà fissata al primo trimestre del 2023, praticamente una scelta che offende non solo gli sportivi, i ragazzi, le associazioni, ma ancora una volta il mondo della giustizia e della legalità. Colpito in primis quello Sport che insegna il rispetto delle regole, che insegna la correttezza sul campo e ad aver rispetto per l’avversario».
«Proprio pochi giorni fa il 5 luglio in commissione trasparenza, la Regione appoggiava ufficialmente la nostra battaglia per la legalità, riconoscendo come “abusiva” la Giano e confermando che la società avrebbe lasciato lo stadio. Un’ordinanza questa del Presidente Luciano Barra Caracciolo assolutamente inspiegabile!», conclude.
Potrebbe interessarti anche:
- Crisi di governo, il Movimento 5 Stelle pensa al ritiro dei ministri prima di mercoledì
- Napoli, Fratelli d’Italia contro Manfredi: «Scelte destinate al fallimento»
- Patrizia Petrone uccisa dai baby rapinatori: pena ridotta per un 20enne
- Mattarella rinvia la crisi alle Camere: mercoledì il giorno decisivo per il Governo