Napoli, tutti in ritiro. Ma la squadra è ancora tutta da costruire. E Koulibaly?

di Pasquale Villani

A Koulibaly il Napoli ha offerto: 6 milioni per 5 anni ed un futuro da dirigente

Per l’undicesimo anno consecutivo (record tra le squadre italiane), le Dolomiti si sono tinte d’azzurre. La città di Dimaro Folgarida (Trentino Alto Adige), ospiterà il ritiro della SSC Napoli dall’8 al 19 luglio. Ma qual è la condizione degli azzurri? Ci sono 29 convocati, big, giovani e i nuovi acquisti Olivera e Kvratskhelia (applaudito).

Tra i giovani (quelli provenienti da prestiti o dalla primavera) spiccano Idasiak, Contini (che insieme a Marfella e Meret formano un quartetto a tinte molto leggere), Costanzo, Zedadka, Folorunsho, Gaetano, il capocannoniere dello scorso campionato under 19 Ambrosino e il neo nazionale Alessio Zerbin, reduce da un’ottima stagione a Frosinone; tra i big, Di Lorenzo, Lozano, Anguissa, Osimhen, Rrahmani, ma soprattutto i «casi spinosi» Meret (non ha ancora rinnovato), Ruiz, Politano e soprattutto Koulibaly.

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Ma esiste un caso Kalidou Koulibaly? Assolutamente si.

Un detto calcistico dice che le vie del mercato sono infinite, già e Kalidou non sa ancora quale imboccare: Castelvolturno, Vinovo? Oppure optare per qualche meta straniera come Londra o Monaco di Baviera?

Una cosa è certa, nel caso Kalidou emerge un triplice no: il Napoli non vuole cedere Kalidou alla Juve, Koulibaly non vuole vestire la casacca bianconera per non tradire la piazza, lo stesso difensore senegalese non vuole rinnovare, ciò è dimostrato dal rifiuto espresso nei riguardi del quinquennale offertogli da Adl a 6 milioni a stagione. Tre «no» espressi in pochissimi giorni.

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In un mercato dove le difese stanno cambiando (la juve perde Chiellini, l’Inter Skrniar, la Lazio prende Casale, obiettivo azzurro, e Romagnoli), la paura di perdere uno dei difensori più forti al mondo (se non il più forte secondo alcuni) è tanta. E poi si porrebbe un problema, con chi sostituirlo?

A parte Leo Ostigard che sarebbe il sostituto di Tuanzebe, i nomi che circolano per sostituire KK sono quelli di Nikola Milenkovic, centrale della Fiorentina, valutato 15 milioni, in scadenza nel 2023, rappresentato anche lui da Ramadani, colosso di 195 cm, età 24, conoscitore del campionato italiano dal 2017; Kim MIn-Jae, venticinquenne coreano del Fenerbahce, trattato già a gennaio; Marcos Senesi, 25 anni, centrale del Feyenoord con il passaporto italiano e il contratto in scadenza nel 2023; Hincapiè, 20 anni ecuadoriano del Bayern Leverkusen. Il problema è che tutti questi profili, sono degli azzardi e non delle certezze.

Ma allora cosa fare?

Accettare le offerte che si aggirano attorno ai 40 milioni di euro, oppure perderlo a parametro zero ma nel giugno del 2024, con la possibilità di trovare un accordo nei prossimi 365 giorni? Spalletti opterebbe per la seconda ipotesi, lui non vuole rinunciare al suo capitano, leader, comandante, no, a nessun costo.

Del resto in conferenza stampa è stato chiaro : «Kk? la volontà è che sia un giocatore a nostra disposizione, gli stiamo preparando la fascia da capitano, la società ha elaborato una proposta»; gli ha fatto eco il direttore Giuntoli: «per noi è incedibile, non sono arrivate offerte, il presidente gli ha proposto 6 milioni per 5 anni ed un futuro da dirigente. Ha risposto che ci deve riflettere». E poi sempre il tecnico toscano: «tante voci circolano dove ci sono risultati sportivi da raggiungere, dove ci sono giocatori forti».

Su Meret? «E’un giocatore affidabilissimo, ma deve guadagnarsi il posto». Giuntoli : «rinnovo? Lo stiamo formalizzando. Osimhen? Solo interessamenti telefonici». «Dybala? Fuori portata». E poi su Deolufeu: «non c’è stata offerta». Infine, a chi gli ha chiesto se si stesse facendo di tutto per portare a Napoli lo scudetto, ha replicato: «dipende se ci saranno giocatori di un certo livello, in grado di misurarsi con i top player europei». A buon intenditore, poche parole !

Setaro

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