Custodit vitam qui custodit sanitatem (Vive a lungo chi si cura) (Scuola Medica Saternitana). E’ proprio vero. Una sana e buona alimentazione unita ad una corretta idratazione e attività fisica, sono le basi della vita, conservatori di salute, giovinezza, bellezza e longevità.
L’acqua: senza di essa non si vive
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Si può vivere senza mangiare, anche se per un breve tempo, circa due mesi, ma non si può vivere senza acqua. E’ grazie alle caratteristiche organolettiche dell’acqua che è permesso alla vita di svilupparsi. Il nostro organismo è formato da circa il 75% di acqua. Basta che il nostro corpo perda poco più del 20% della sua riserva di acqua che sopraggiunge la morte. Con la disidratazione il sangue circolerebbe con difficoltà, il trasporto ai nutrienti verrebbe compromesso, i muscoli perderebbero di tonicità, acido urico, ammoniaca, urea e altre sostanze tossiche comincerebbero ad accumularsi fino alla morte.
Un potente dissetante e non solo
Gli anziani, i bambini sono tra le categorie più a rischio per disidratazione, soprattutto d’estate, in quanto bevono solo quando avvertono sete a causa della rallentata e ridotta funzionalità dei processi metabolici. Sbagliato. Noi nutrizionisti, medici, professionisti nel campo, consigliamo sempre a tutti ma soprattutto a loro di bere anche se non si avverte lo stimolo della sete in quanto i danni sarebbero, in casi estremi, irreparabili.
I danni da disidratazione
I segni della disidratazione sono da ricondurre all’arsura della gola e della bocca. Una diminuzione d’idratazione provocherebbe l’insorgenza di molte malattie come l’artrosi, l’ipertensione, la stanchezza cronica.
Come scegliere l’acqua davvero salutare?
Tante sono le acque e tante le proposte di mercato. Come orientarci bene per scegliere un’acqua davvero salutare? Il consumatore deve informarsi e saper leggere le etichette che riportano le caratteristiche microbiologiche, fisiche, chimiche e organolettiche facendosi seguire da esperti in campo. Quanto più il residuo fisso (quantità di minerali disciolti in acqua) espressa in mg/l è basso tanto più l’acqua è pura e benefica. Per legge il massimo valore si stima per un max di 500 mg/l ma è consigliabile orientarsi su acque con una percentuale inferiore ai 30 mg/l. Il PH dovrebbe essere compreso tra 6,4- 6,8; un valore più basso, dunque acido, potrebbe portare col tempo a problemi di acidità gastrica. Occorre leggere anche la data di scadenza. Per le acque in bottiglia di vetro sono un due anni dalla data di imbottigliamento, per quelle in plastica 6-9 mesi.
L’acqua: tra i tanti benefici è contro la ritenzione idrica
L’acqua apporta solo benefici al nostro organismo. Trasporta i nutrienti ai vari organi, elimina le tossine, depura, è contro la ritenzione idrica, aiuta alla tonificazione dei muscoli. La ritenzione idrica, un fenomeno diffusissimo tra le donne soprattutto d’estate che crea malessere, malumori, vergogna, disagi estetici. Affligge anche i sedentari. Si distinguono quattro tipologie di ritenzione idrica:
- la ritenzione circolatoria (ovvero il ristagno della circolazione) a causa di un malfunzionamento del sistema venoso e linfatico;
- ritenzione iatrogena (dovuta all’abuso di farmaci antiinfiammatori, cortisonici)
- ritenzione idrica secondaria (dipendente da altre patologie come ipertensione, cardiopatie, insufficienza renale)
- ritenzione alimentare ( es. un’eccessiva concentrazione di sodio nel sangue).
dott.ssa Felicia Di Paola
Biologa e Nutrizionista
Specialista in Scienza dell’Alimentazione
Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli
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