«Oggi, nel giorno del 26esimo anniversario della Giornata Mondiale della Famiglia, istituita nel 1994 dall’Assemblea Generale dell’Onu, siamo in attesa di conoscere i dettagli del DL Rilancio, ma le anticipazioni confermano che il governo ha dimenticato le famiglie italiane. Nel lockdown e nella Fase 2 sono state proprio le famiglie a garantire un sistema di welfare, a gestire la didattica a distanza dei propri figli, a lavorare in smartworking e ad attendere gli interventi promessi e misure di liquidità che non sono arrivati». Lo dichiara il vicepresidente vicario del gruppo di Fratelli d’Italia al Senato, Isabella Rauti e responsabile nazionale del Dipartimento FdI Pari Opportunità, Famiglia e Valori non negoziabili.
«Il dl Rilancio – continua Rauti – era l’occasione per rimediare ai difetti del ‘Cura Italia’ e ‘all’impotenza di fuoco’ del dl Liquidità che nulla ha avuto di poderoso. Bisognerebbe avere la consapevolezza che il Paese non può ripartire se le famiglie sono lasciate indietro, ma purtroppo per stessa ammissione dei componenti dell’Esecutivo a tutt’oggi manca la misura più importante, l’assegno per i figli. Così come è drammatico per i genitori che i congedi parentali siano estesi a soli 30 giorni».
«Nel complesso le misure che sono state inserite e previste, quali bonus babysitter e finanziamenti ai centri estivi, rivelano un’assenza di visione e di sistema insieme alla totale incapacità di andare oltre gli interventi tampone per elaborare politiche stabili e di sostegno per le famiglie che, invece, sono lasciate sole in quella ‘trincea sociale ed economica’ che stiamo vivendo in questi mesi» conclude.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE:
- Lavoratori American Laundry sul tetto della Federico II, il 18 maggio tavolo istituzionale in Prefettura. A rischio oltre 300 posti di lavoro a Napoli
- La quiete dopo la tempesta ma è in arrivo la bufera. In un mese Conte si gioca il governo
- Bandiere Blu, dodici nuovi ingressi: 7 sono al Sud. La Campania è terza con 19 località
- Decreto Rilancio, Salvini: «Regolarizzeranno i richiedenti asilo la cui domanda era stata respinta». Meloni: «Basita per le lacrime della Bellanova»