Le parole del ministro del Lavoro a Napoli
“Già oggi è previsto che nel patto propedeutico al reddito di cittadinanza ci sia l’obbligo di mandare i figli a scuola. Se servono ulteriori strumenti per rafforzare questo elemento io sono d’accordo, lo trovo ragionevole. Non solo. Stiamo discutendo con il ministero dell’Istruzione per lavorare anche sull’istruzione degli adulti, perchè uno dei problemi che emerge dalla mappatura dei percettori è anche quello di una bassissima scolarità , parliamo del 7-8% che non ha la quinta elementare”. Lo ha detto il ministro del Lavoro Andrea Orlando a Napoli, commentando l’ipotesi – avanzata nel comitato provinciale per l’ordine pubblico – di tagliare il reddito di cittadinanza ai genitori che non mandano i figli a scuola.
Orlando ha commentato anche le proteste di una parte degli imprenditori in Campania, tra cui bar e ristoranti, sulla carenza di personale da assumere, fenomeno imputato al reddito di cittadinanza: “Sull’incrocio tra domanda e offerta – ha detto – vedo una sopravvalutazione dell’impatto che può avere il reddito di cittadinanza”.
“E’ stato giusto introdurre delle norme che consentano di fare ai centri per l’impiego due chiamate, dopo le quali c’è la decadenza dal beneficio, ma penso anche che si sottovaluti molto l’andamento della curva demografica, il fatto che molti giovani vanno in altri paesi e il livello dei salari. Se mettessimo tutte queste cose sul tavolo forse si potrebbe fare una discussione seria”.