La conferenza dei donatori, in programma oggi a Varsavia, deve essere «il punto di partenza per un Piano Marshall europeo per l’Ucraina. Questo è esattamente ciò che dobbiamo fare, dobbiamo inviare un segnale forte che sosterremo l’Ucraina il più possibile». Lo afferma il presidente del Consiglio Ue Charles Michel in un’intervista a Interfax Ucraina.
Michel paragona la situazione attuale a quella del «secolo scorso, quando persone lungimiranti decisero di investire per ricostruire il continente europeo dopo la seconda guerra mondiale». «Ora, in questo secolo – afferma -, la guerra contro l’Ucraina è una tragedia umana, il che significa che leader lungimiranti devono alzarsi oggi e dare un segnale che saremo coraggiosi, fermi, per sostenere l’Ucraina non solo a parole – non sono abbastanza -: abbiamo bisogno di decisioni, abbiamo bisogno di soldi, abbiamo bisogno di un forte coordinamento, abbiamo bisogno di volontà politica».
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«Sanzioni anti-russe non aiuteranno Washington»
Ulteriori sanzioni anti-russe non aiuteranno Washington a raggiungere i suoi obiettivi poiché il rafforzamento del rublo dimostra la stabilità finanziaria della Russia e della sua economia: lo ha reso noto oggi in un comunicato l’ambasciata russa negli Stati Uniti, secondo quanto riporta la Tass.
«Abbiamo preso atto delle dichiarazioni dei funzionari statunitensi in merito a possibili piani di rafforzamento delle sanzioni contro il nostro Paese – ha scritto l’ambasciata sul suo canale Telegram -. Raccomandiamo alle autorità statunitensi di canalizzare la loro instancabile energia per risolvere i loro problemi all’interno degli Stati Uniti. Funzionari locali ammettono che le sanzioni anti-russe nel settore energetico portano all’instabilità del mercato degli idrocarburi e fanno aumentare ulteriormente i prezzi dei carburanti».
«Chiediamo ai nostri colleghi americani di abbandonare questa politica controproducente. Le misure di pressione non faranno raggiungere i loro obiettivi», ha proseguito. «Il continuo rafforzamento del rublo dimostra la stabilità del settore finanziario russo e della sua economia. La Russia raggiungerà i suoi obiettivi nell’operazione militare speciale in Ucraina», ha concluso l’ambasciata.
I bombardamenti continuano in Ucraina
Durante la notte l’esercito russo ha bombardato zone residenziali e il centro città di Kramatorsk, nell’Ucraina orientale, sei persone sono rimaste ferite. Lo afferma il sindaco Oleksandr Honcharenko su Facebook citato da Unian. «Un altro attacco missilistico su Kramatorsk – scrive – di notte nelle zone residenziali e nella parte centrale della città. Almeno tre edifici di cinque piani, una scuola e un asilo sono stati gravemente danneggiati. Sei persone sono rimaste ferite. Informazioni su vittime e danni sono in fase di verifica».
L’esercito russo sta creando le condizioni per tenere occupati i territori in direzione South Buza e Tavriya per intensificare l’offensiva su Mykolaiv e Kryvyi Rih, nell’Ucraina meridionale. Lo scrive lo Stato Maggiore Generale delle Forze Armate dell’Ucraina su Facebook riportato da Ukrinform.
Secondo le informazioni operative, le truppe di Mosca stanno combattendo nelle aree di South Buz e Tavriya, con unità separate di terra, forze costiere della flotta del Mar Nero aviotrasportate. Secondo lo Stato Maggiore nelle direzioni Volyn, Polissya e Seversky, le unità delle forze armate bielorusse continuano a rafforzare la sezione del confine ucraino-bielorusso nelle regioni di Brest e Gomel, con un aumento della difesa aerea nella regione di Gomel.
Ucraina, Kiev: Ripreso il controllo di alcune città vicino Kherson
L’Ucraina ha ripreso il controllo di diversi insediamenti intorno a Mykolaiv e Kherson, nel sud del paese. Lo fa sapere lo Stato maggiore ucraino, secondo quanto riporta il Guardian. Grazie ai successi della difesa ucraina, le forze russe «hanno perso il controllo di parecchi insediamenti sul confine delle regioni di Mykolaiv e Kherson», spiega lo Stato maggiore nell’ultimo rapporto dell’intelligence.
Gli scontri tuttavia proseguono a Mariupol, dove gli occupanti russi stanno concentrando i loro sforzi per bloccare e cercare di distruggere le unità ucraine rifugiate nell’acciaieria Azovstal dove, con il supporto dell’aviazione, i russi hanno ripreso l’offensiva per prendere il controllo dello stabilimento.