Torre Annunziata, La paranza delle idee: «Strisce blu, le nuove regole vanno cancellate»

Nuovo intervento dell’Associazione politico culturale La paranza delle idee sulla questione delle strisce blu a Torre Annunziata.

Nei primissimi giorni del 2020 la disciplina della sosta a pagamento in città è stata ridisegnata dall’Amministrazione comunale allora guidata da Vincenzo Ascione con l’intento di far entrare in vigore le nuove regole non appena sarebbe stata espletata la procedura di gara per l’affidamento in concessione a privati del servizio di gestione delle aree di parcheggio pubbliche, fino a quel momento in capo alla Prima Vera S.r.l., multiservizi in house del Comune.

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Successivamente, complici le restrizioni legate al contrasto della pandemia da Covid-19 (e, forse, la volontà dell’Amministrazione comunale di concedere qualche mese di tregua ai cittadini prima che scattassero, col passaggio ai privati, i pesanti aumenti tariffari previsti), la sosta a pagamento è stata sospesa.

La gara d’appalto, però, è stata poi revocata per irregolarità procedurali poco prima la sottoscrizione del contratto con la società aggiudicataria e soltanto sul finire del 2021 è stata riproposta, nei medesimi termini di quella precedente.

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L’ultimo scandalo giudiziario che, nel febbraio scorso, si è abbattuto sul Comune di Torre Annunziata, spazzando via l’Amministrazione Ascione (con lo stesso Sindaco finito tra gli indagati per concorso esterno in associazione camorristica), e che è incentrato anche sull’affare parcheggi, ha finito per congelare nuovamente l’esternalizzazione del servizio.

La situazione è che da circa un anno e mezzo a questa parte la sosta a pagamento in città, per motivi comunque non del tutto chiari, è sospesa, con gravi ripercussioni sia sulla viabilità sia sulle casse comunali.

Nel frattempo, però, come ricorda La paranza delle idee, la nuova disciplina delle strisce blu decisa dalla Giunta Ascione su proposta dell’allora Assessore Gioacchino Langella (anch’egli indagato per lo stesso reato contestato al primo cittadino, nell’ambito della medesima inchiesta) continua a essere lì, pronta a entrare in vigore non appena dovesse essere fatta ripartire la gara d’appalto.

Mettendo in guardia rispetto a tutta una serie di criticità, il sodalizio oplontino ne chiede, invece, la revoca, pur augurandosi che il Commissario prefettizio subentrato ad Ascione, il Prefetto Antonio D’Acunto, metta rapidamente mano alla questione della sosta a pagamento, ponendo fine al vuoto attuale con una regolamentazione più razionale ed equa di quella che è stata immaginata da chi lo preceduto alla guida della Città.

Perciò, dopo un incontro avuto sul tema nel mese di aprile con uno dei sub commissari di D’Acunto, l’Associazione presieduta da Claudio Bergamasco ha deciso di rendere ancora più chiare le proprie richieste, mettendole nero su bianco in una relazione inviata al Commissario prefettizio e di cui offre una sintesi nel seguente comunicato:

«Abbiamo inviato al Commissario prefettizio del Comune di Torre Annunziata i nostri rilievi sulla delibera di G.M. n. 2/2020, che disciplina le future strisce blu».

«Nella relazione scritta – prosegue la nota – abbiamo chiesto l’introduzione di abbonamenti a tariffa agevolata per i residenti e per altre categorie di utenti (ad es., gli addetti del commercio) in regola con il pagamento della TARI: in una Città in cui le zone residenziali e quelle commerciali si sono sovrapposte in uno sviluppo urbano verticale avvenuto in condizione di scarsità di parcheggi disponibili è necessario e doveroso evitare speculazioni sul mercato privato dei posti auto».

«Del resto – evidenzia l’Associazione – con gli aumenti tariffari (nelle strade principali si arriverà a pagare il triplo di prima) e il generalizzato e notevole incremento dei posti auto soggetti alla striscia blu previsti nella succitata delibera (che, oltretutto, estende la validità della sosta a pagamento anche ai giorni festivi, secondo le stesse modalità di quelli feriali), è facile prevedere che, non appena sarà in vigore la nuova regolamentazione, i salatissimi prezzi dei parcheggi pubblici spingeranno al rialzo anche quelli dell’offerta privata: per rendere l’idea, un residente di Via Vesuvio (o di un’altra strada del centro cittadino, in cui le aree di sosta gratuita scompariranno quasi del tutto) per una sosta giornaliera di 5 ore (che nei giorni festivi potrebbe essere molto più lunga) arriverebbe a pagare €6,50, che, proiettati su un intero anno, rappresenterebbero una spesa di circa €2.500,00».

«Al netto delle nostre richieste (rimodulazione degli stalli di sosta a pagamento e delle relative tariffe orarie previsti dalla delibera; distribuzione più razionale sul suolo cittadino di strisce blu e strisce bianche; introduzione di abbonamenti dedicati) abbiamo rilevato che l’atto adottato nel 2020 è carente sul piano delle motivazioni tecniche e in contrasto con le disposizioni del Codice della Strada, per cui – conclude La paranza delle idee – a nostro avviso, dovrebbe essere comunque revocato».

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