La pregnanza dell’inno nazionale ucraino nel contesto attuale

di Salvatore Del Gaudio*

Inno, d’epoca risogimentale composto nel 1862, nel periodo del risveglio nazionale ucraino

Mai come in questi tragici giorni che segnano i futuri destini dell’Europa, con la minaccia incombente, di una possibile espansione del conflitto bellico appaiono calzanti e pregnanti le parole che compongono il testo dell’Inno Nazionale Ucraino “Šče ne vmerla Ukrajina” (“Non è ancora morta l’Ucraina). I toni, i motivi di fondo e il pathos sotteso e palese dell’Inno, composto nel 1862, nel periodo del risveglio nazionale ucraino, in un certo senso, ricorda molto da vicino quello italiano, anch’esso composta in epoca risorgimentale.

Le parole racchiudono in sé lo spirito di sacrificio, la forza morale e di volontà del popolo ucraino di opporsi anche alle avversità più dure e inaspettate a cui le ignote circostanze della vita ci possono sottoporre.

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La traduzione effettuata sull’onda dell’entusiasmo e in brevissimo tempo non intende perseguire fini stilistici o soddisfare le esigenze metriche e ritmo adatte all’orecchio raffinato del letterato da salotto, bensì vuole rendere disponibile al lettore  una fruizione immediata e diretta, per quanto approssimativa, dell’Inno ucraino.

Notizie sulla composizione e la storia dell’Inno si possono consultare al seguente link: http://nationalanthems.info/ua.htm (01.04.2022).

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Originale ucraino: «Ще не вмерла України»

Ще не вмерла України і слава, і воля.
Ще нам, браття молодії, усміхнеться доля.
Згинуть наші вороженьки, як роса на сонці,
Запануєм і ми, браття, у своїй сторонці.
Душу й тіло ми положим за нашу свободу,
І покажем, що ми, браття, козацького роду.
Станем, браття, в бій кривавий від Сяну до Дону,
В ріднім краю панувати не дамо нікому;
Чорне море ще всміхнеться, дід Дніпро зрадіє,
Ще у нашій Україні доленька наспіє.
А завзяття, праця щира свого ще докаже,
Ще ся волі в Україні піснь гучна розляже,
За Карпати відоб’ється, згомонить степами,
України слава стане поміж ворогами.

Traduzione: «Non è ancora morta l’Ucraina»

Ancora non è morta l’Ucraina e la gloria e la libertà.
A noi, giovani fratelli, il destino ci sorriderà ancora.
I nostri nemici si dilegueranno come rugiada al sole,
Domineremo anche noi, fratelli, sulla nostra terra.
Doneremo anima e corpo per la nostra libertà,
e mostreremo che noi, fratelli, proveniamo dalla stirpe Cosacca.

Prepariamoci, dunque, fratelli alla cruenta battaglia dal Sjan al Don,
Non concederemo a nessuno di imporsi sul suolo natio;
Ancora una volta sorriderà Il Mar Nero e il vecchio Dniprò tripudierà,
Di nuovo nella nostra Ucraina si adempirà il destino.
E l’abnegazione e il sacrificio sincero si riaffermeranno,
Allora per questa libertà si leverà un canto altisonante
che risuonerà tra i Carpazi e riecheggerà lungo le steppe,
E la gloria dell’Ucraina si propagherà tra i nemici.

Salvatore Del Gaudio
Professore presso l’Università di Kyiv B. Grinchenko
Studioso ucrainista (slavista)

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