Ucraina, Meloni: «Ue istituisca meccanismo di compensazioni per Paesi più colpiti da sanzioni»

di Redazione

La leader di FdI-Ecr Party: «Necessaria un’azione immediata per abbassare il costo delle bollette»

Si è svolta oggi una riunione straordinaria dell’ufficio di presidenza di ECR Party (Partito dei Conservatori e Riformisti Europei) convocata da Giorgia Meloni e interamente dedicata alla crisi ucraina.

«È passato esattamente un mese dalla brutale aggressione russa all’Ucraina, che la nostra famiglia politica ha condannato dal primo momento e senza esitazioni. Voglio rivolgere il nostro pensiero alle vittime, agli oltre tre milioni di rifugiati e all’orgoglioso popolo ucraino, che sta resistendo in condizioni estremamente difficili, manifestando una straordinaria devozione alla propria patria e alla libertà. La libertà non è un valore negoziabile» ha detto nel suo intervento introduttivo la leader di Fratelli d’Italia e Presidente di ECR Party, Giorgia Meloni, ricordando l’impegno dei partiti aderenti a ECR e la missione a Kiev dei primi ministri conservatori, il polacco Morawiecki e il ceco Fiala, insieme allo sloveno Jansa.

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«Oggi e domani si svolgono anche importanti vertici della Nato e dell’Unione europea, dai quali ci aspettiamo messaggi chiari e univoci. Se l’Ue vuole mettere in atto sanzioni più severe dovrebbe sostenere i Paesi che sarebbero più colpiti da una tale scelta. Durante la Brexit, l’Ue ha lanciato un fondo di compensazione per i paesi che hanno sofferto di più: bisognerebbe istituire un meccanismo simile, molto più consistente in termini di risorse, accompagnato da politiche monetarie flessibili sia a livello europeo che internazionale».

«C’è anche la questione della crisi energetica: è necessaria un’azione immediata per abbassare il costo delle bollette che stanno strangolando le nostre famiglie e le nostre imprese. Questo è il momento del pragmatismo ed è qui che noi conservatori europei possiamo dare il meglio», ha concluso.

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