Stangata ai boss dei Casalesi: fine pena mai per un duplice omicidio dell’88

di Redazione

Pene più lievi per tre collaboratori di giustizia

La Corte d’Assise d’Appello di Napoli ha condannato all’ergastolo per il duplice omicidio di Raffaele Diana e Nicola Martino, avvenuto a San Cipriano d’Aversa (Caserta) nel 1988, i boss del clan dei Casalesi Francesco Schiavone alias ‘Sandokan’, il cugino Francesco Schiavone ‘Cicciariello’, Francesco Bidognetti alias ‘Cicciotto ‘e Mezzanotte’ e Vincenzo Zagaria.

Pene più contenute – 15 anni di carcere – sono state inflitte ai collaboratori di giustizia Dario De Simone, Luigi Diana e Giuseppe Quadrano. In primo grado i capi del clan casertano erano stati assolti dalla Corte d’Assise del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ma la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli aveva fatto appello.

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Il duplice delitto è maturato nell’ambito della sanguinosa faida interna al clan dei Casalesi che scoppiò dopo l’uccisione del fondatore della cosca Antonio Bardellino, con i suoi ex luogotenente, in particolare i due Schiavone e Bidognetti che avviarono una caccia agli esponenti del clan rimasti fedeli a Bardellino, tra cui appunto Diana e Martino.

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