A marzo fu arrestato dopo esser caduto in un fossato
Va al funerale della zia della compagna ma viene arrestato. È finita così la latitanza di un 39enne, V. V.. Tutto iniziò lo scorso 29 marzo quando si rese protagonista di un rocambolesco inseguimento tra le strade di Ercolano dove, dopo aver rubato un furgone, alla vista dei carabinieri tentò di darsela a gambe.
Una fuga rocambolesca in cui danneggiò un palo dell’illuminazione elettrica e fu costretto ad abbandonare il mezzo. Dopo un centinaio di metri a piedi, provò a scavalcare la recinzione di un terreno privato per poi cadere in un fossato dove fu arrestato. Per lui un polso rotto e il giudizio per direttissima. La convalida dell’arresto prevedeva per lui i domiciliari.
L’uomo però il 26 luglio fece perdere le sue tracce allontanandosi dal luogo di detenzione e fu dichiarato latitante. I carabinieri della tenenza di Ercolano, consapevoli che alcuni personaggi non possono mancare ad eventi importanti come i funerali o i matrimoni, hanno monitorato la zona. Un manifesto funebre ha attirato la loro attenzione. Recava l’avvenuto decesso di una donna, la zia della compagna, e la data del funerale a Portici. In piazza parenti e amici, ma anche i militari che hanno trovato l’uomo mentre partecipava al rito funebre. Bloccato, è stato arrestato e su ordine della Procura di Napoli è stato tradotto al carcere di Poggioreale.
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