Per l’onorevole è stato «scaricato sulle spalle dei cittadini italiani»
Si è tenuto nella giornata di ieri, mercoledì 19 gennaio, il Question Time sul ‘caro bollette’ con il ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani, presso la Camera dei Deputati. Un tema scottante che rappresenta una vera spada di Damocle per le famiglie e le imprese italiane.
Forte è stato l’intervento del deputato lucano in quota Fratelli d’Italia Salvatore Caiata, vicepresidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla tutela dei consumatori e degli utenti, il quale ha evidenziato che quella che stiamo vivendo «non è una situazione contingente, ma l’evidente fallimento della politica energetica degli ultimi 10 anni di governo», completamente scaricata però sulle spalle dei cittadini italiani.
Il deputato ha proseguito portando all’attenzione del Ministro due esempi reali. Il primo di una pensionata che si vede mensilmente un aumento di oltre 100 euro, «un’enormità per chi vive di pensione! E non per l’erogazione di un servizio di lusso» – ha sostenuto – «ma per un mero servizio primario: un appartamento illuminato, riscaldato e con acqua calda».
Il secondo esempio è quello di un’azienda, simbolo di eccellenza del Paese, che si troverà ad affrontare un aumento di circa 500.000 euro in più all’anno. «Un costo fisso per l’azienda che non può traslare sul costo del prodotto pena la perdita di competitività». Il vicepresidente della Commissione parlamentare si è poi rivolto al Ministro chiedendogli cosa intenda fare, congiuntamente al Governo, «per nonna Itala, per la Summit Export e per tutte le aziende e le famiglie italiane che vivono questo vero e proprio dramma».
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