Scuola, dopo la «bocciatura» del Tar il Centrodestra chiede la testa di De Luca

Il senatore Iannone: «In Campania i cittadini scontano tre sciagure»

La decisione del Tar di sospendere l’ordinanza del governatore De Luca ha scatenato le reazioni del centrodestra i cui esponenti locali, ma anche nazionali, hanno sottolineato le difficoltà di Palazzo Santa Lucia nel gestire l’emergenza pandemica arrivando addirittura a chiedere il commissariamento.

Ad aprire le danze il senatore Antonio Iannone, Commissario Regionale di Fratelli d’Italia in Campania. «Mentre De Luca e il governo Draghi litigano – spiega il senatore -, a pagare il conto sono gli studenti, le famiglie e gli operatori della scuola. In Campania i cittadini scontano tre sciagure: il Covid, la Regione ed il governo. La farsa è completa».

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Caldoro: «Certifica il fallimento del Presidente della Regione»

«Le pronunce del Tar sulla scuola – affermano Stefano Caldoro, capo della opposizione di centrodestra in Campania – certificano il fallimento del Presidente della Regione, incapace di strutturare una adeguata organizzazione per tutelare la salute dei cittadini e dei più piccoli. Ora il Governo nomini un commissario».

La Lega Campania: «Incapaci di garantire i fondamenti del confronto democratico in Regione»

«La sentenza del TAR che blocca l’ordinanza sulla chiusura delle scuole in Campania è una bocciatura clamorosa della gestione De Luca di questi mesi. Le difficoltà del sistema sanitario regionale, secondo i giudici con i quali concordiamo, non giustifica l’adozione della misura sospensiva, dimostrano piuttosto la carente previsione di adeguate misure preordinate a scongiurare il rischio, ampiamente prevedibile, di “collasso” anche sul sistema dei trasporti oltre che delle strutture sanitarie. Il pericolo era ampiamente prevedibile, come denunciato da mesi anche della categorie “inascoltate” del comparto sanità, solo a voler considerare il recente passato» dichiarano in una nota i consiglieri regionali della Lega Gianpiero Zinzi, Severino Nappi e Attilio Pierro.

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«Una vera e propria scure che si abbatte sul governatore e sul centrosinistra incapaci di garantire i fondamenti del confronto democratico in Regione Campania. Un atteggiamento che – concludono – fa piombare nel caos amministrativo i cittadini campani ormai tra due fuochi: da un lato l’emergenza sanitaria e dall’altro la miope gestione del governatore».

Maresca: «Facile ora chiudere le scuole per mascherare le solite invariate deficienze»

«Esiste, dunque, un giudice a Berlino, direbbe Bertold Brecht. Giustizia è fatta. Il TAR Campania, come era agevole attendersi, ha smontato pezzo pezzo l’ordinanza di De Luca, ricordandogli che anche un “nobile potente” può soccombere di fronte ad un “mugnaio”, quando sono in gioco i diritti delle persone». Così in una nota Catello Maresca, capo dell’opposizione di centrodestra in Consiglio comunale di Napoli.

«Sono due anni che il governatore gestisce in maniera pressoché dittatoriale l’emergenza sanitaria e quasi sette anni che guida la sanità in Campania. Cosa è cambiato? In meglio sembra proprio nulla. Troppo facile ora chiudere le scuole per mascherare le solite invariate deficienze. Troppo semplice dare la responsabilità ad altri. Altro che politica politicante, qua siamo al gioco delle tre carte, posti letto che appaiono o scompaiono all’occorrenza. Ora è arrivato il momento della verità» ha concluso.

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