Definitivo lo strappo tra la consigliera e i pentastellati
Alla fine lo strappo tra la consigliera regionale Maria Muscarà e il Movimento 5 Stelle si è consumato. Dopo mesi di attacchi e polemiche la consigliera ha deciso di abbandonare i pentastellati e continuare la sua battaglia da sola. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, a sentire le sue ragioni, è stata la delibera che vieta l’assunzione dei parenti dei consiglieri in uffici regionali. Polemica scaturita a fine novembre dopo che l’ufficio di presidenza del Consiglio aveva abolito una norma approvata dalla giunta Caldoro contro le assunzioni asserendo di aver seguito una pronuncia dell’Anac.
La consigliera arrivò addirittura ad attaccare Valeria Ciarambino
Ieri l’ormai ex esponente pentastellato ha annunciato le dimissioni dal gruppo pentastellato. Dopo mesi di riflessioni e tentativi di recuperare una situazione ormai compromessa. Il Natale le avrà evidentemente portato consiglio. «Purtroppo mi sono resa conto che era un’attesa inutile» ha affermato Muscarà in un’intervista a Stylo24. Il Movimento sembra sempre più ben disposto nei confronti del presidente De Luca.
Per la Muscarà in consiglio ormai non c’è più un’opposizione. Lo testimonia il fatto che i grillini non sono riusciti a ottenere due commissioni cruciali in cambio della vicepresidenza del Consiglio e di due commissioni ininfluenti. Parole amare di chi ha riflettuto molto, anche sulle ultime elezioni comunali di Napoli dove si è assistito «a una spartizione» di poltrone.
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