Potrebbe essere la risposta al raid che ha colpito il capoclan Vitale Troncone
Erano passate appena 3 ore dall’inizio del nuovo anno a Napoli quando i killer sono entrati in azione e hanno compiuto il primo omicidio del 2022. L’agguato è stato compiuto in via Leopardi, nel quartiere di Fuorigrotta. La vittima, morta sul colpo, si chiamava Salvatore Capone e aveva 42 anni. Secondo la Questura aveva diversi precedenti pendenti.
Per l’agenzia Agi l’uomo era la scorta armata dei boss del rione Lauro, raccordo criminale tra Fuorigrotta, Bagnoli e i Licciardi di Secondigliano. Era vicino al gruppo Cesi attivo nella zona a ridosso dello stadio Maradona, in contatto con gli Esposito e con i Licciardi.
L’agguato potrebbe essere la risposta al raid che ha colpito il capoclan Vitale Troncone, in fin di vita all’ospedale del Mare, dopo essere stato raggiunto da una raffica di colpi il 23 dicembre scorso; un agguato eccellente questo, forse in risposta all’incendio di un pub. Capone era molto vicino al boss Massimiliano Esposito, ‘o scognato, del quartiere di Bagnoli tanto che durante la sua latitanza era lui che ne gestiva il cellulare per le comunicazioni urgenti.
Il quartiere di Fuorigrotta da tempo è attraversato da fibrillazioni delle cosche, che si contendono lucrose piazze di spaccio e la gestione delle estorsioni. Sul posto sono giunti gli agenti del commissariato di polizia San Paolo che hanno repertato tre bossoli trovati nelle vicinanze.
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