Green pass falsi, perquisizioni in 14 province: scoperti 120 acquirenti

di Redazione

Eseguite 40 perquisizioni locali e 67 sequestri preventivi

Su delega del Procuratore di Napoli, la Polizia di Stato sta eseguendo in tutta Italia perquisizioni nei confronti di un complesso sistema criminale, dedito alla messa in commercio di certificazioni vaccinali (green pass) radicalmente falsi, in grado di superare i previsti controlli mediante app di verifica.

Gli investigatori del Cnaipic del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni e della Polizia Postale di Napoli, al termine di complesse indagini informatiche, hanno individuato una struttura criminale in grado, pur non violando in via diretta i sistemi informatici, di generare Green pass, utilizzando le credenziali di accesso precedentemente sottratte alle farmacie mediante sofisticate tecniche di phishing, attraverso email che simulavano quelle istituzionali del sistema sanitario, inducendo i titolari a collegarsi ad un sito web, anch’esso falso, perfettamente identico a quello del sistema sanitario.

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In altri casi, i falsi green pass risultano prodotti ricorrendo a servizi di chiamata VoIP internazionali, capaci di camuffare il vero numero di telefono del chiamante e simulare quello del sistema sanitario regionale. In tali casi il simulato agente di servizi di supporto tecnico della Regione interessata induceva il farmacista ad installare nel proprio sistema un software di assistenza a distanza, che consentiva di assumere il controllo da remoto del computer e rubare così le credenziali.

Riuscivano a produrre anche i cosiddetti Super green pass

Quando l’accesso ai sistemi regionali richiedeva le credenziali SPID della farmacia, l’ostacolo risulta essere stato aggirato con sofisticate tecniche di vishing (voice-phishing), smishing (SMS-phishing) e l’impiego di siti-clone. Le indagini – consistite nell’analisi dei dati di connessione, di tabulati telefonici, delle caselle email e delle altre tracce lasciate dai traffici illeciti – hanno consentito di verificare che le tecniche criminose appena indicate sono state messe in campo anche per produrre i cosiddetti Super green pass.

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Al momento sono 120 le persone che hanno acquistato i green pass falsi ottenuti dall’organizzazione criminale, scoperta dalla Polizia di Stato. Gli utilizzatori dei falsi green pass sono stati sinora localizzati nelle province di Napoli, Avellino, Benevento, Caserta, Salerno, Bolzano, Como, Grosseto, Messina, Milano, Monza-Brianza, Reggio Calabria, Roma e Trento, ma sono in corso accertamenti finalizzati a definire il numero reale, che si stima essere assai più ampio. Eseguite 40 perquisizioni locali e 67 sequestri preventivi.

Le perquisizioni, operate dai vari reparti interessati sul territorio nazionale hanno riguardato le 15 persone già sottoposte ad indagini quali ipotetici appartenenti all’associazione criminale che risulta aver assicurato la regia degli accessi abusivi ai sistemi informatici e delle conseguenti falsificazioni, ma anche di 67 loro clienti. Con la collaborazione del Ministero della Salute, i falsi Green pass individuati sono stati disabilitati, in modo da impedirne ogni ulteriore utilizzo

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