L’Ateneo avrebbe constatato «il mancato rispetto dell’obbligo di utilizzo della mascherina da parte degli studenti»
Protesta oggi a Napoli da parte degli studenti della Università Federico II dopo la decisione attuata dall’ateneo di chiudere fino al 15 dicembre le aule studio. «Il provvedimento configura una importante messa indiscussione del diritto allo studio – dichiara Cristina Trey del movimento studentesco Link Napoli – ed è stato varato senza alcun confronto preventivo con la componente studentesca. È dallo scoppio della pandemia che denunciamo la necessità di tenere aperte le aule studio in sicurezza, data l’inadeguatezza diffusa delle abitazioni private».
Il provvedimento, come spiegato in una comunicazione dell’Ateneo, scaturisce delle attività di verifica svolte dal Servizio di Prevenzione e Protezione che avrebbe constatato «il mancato rispetto dell’obbligo di utilizzo della mascherina da parte degli studenti nella maggior parte delle aule studio e che si verifica con maggiore frequenza negli spazi normalmente non presidiati da personale interno o da custodi/vigilanti».
«Nessuno ci ha comunicato i dati delle attività di verifica svolte dal Servizio di Prevenzione e riteniamo inaccettabile – aggiunge Gennaro Piccirillo, rappresentante degli Studenti in Consiglio degli Studenti d’Ateneo -, che si scarichi sulla componente studentesca responsabilità che non ha ma che, al contrario, subisce. Da tempo come Link chiediamo maggiore impiego di personale che possa verificare il rispetto del mantenimento delle misure anti-Covid all’interno delle aule studio, ripetute sanificazioni giornaliere di ogni spazio e reperimento di nuovi spazi da adibire ad aule studio, soprattutto al centro storico».
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