Rizzetto: «Voltare le spalle alla ricerca, equivale a voltare le spalle al futuro»
«Ci sono ricercatori che lavorano per il CNR con contratti precari da almeno 7 anni e in altri casi superano i 10 anni. È incomprensibile che l’ente ritenga di dovere utilizzare solo una minima parte dei fondi che gli sono stati attribuiti per riconoscere contratti di lavoro stabili, lasciando fuori tanti ricercatori precari. Il principale ente pubblico di ricerca italiano sta tradendo legittime aspettative». Lo afferma in una nota il deputato di Fratelli d’Italia, Walter Rizzetto.
«Ci sono 335 ricercatori – continua Rizzetto – con contratti flessibili che hanno superato un concorso per essere stabilizzati e il prossimo dicembre incombe la scadenza di queste graduatorie, con il rischio di vanificare il loro duro lavoro svolto. In Toscana sono una cinquantina i ricercatori (30 a Pisa e una ventina a Firenze) che lavorano al Cnr e che rischiano di non avere la stabilizzazione tanto attesa nonostante il concorso vinto. Voltare le spalle alla ricerca, equivale a voltare le spalle al futuro. Chiediamo iniziative immediate affinché questi lavoratori ricevano il riconoscimento contrattuale che gli spetta».
Il deputato ha informato che presenterà un’interrogazione al Ministro dell’Università e della Ricerca, assieme a Francesco Torselli e Diego Petrucci, rispettivamente capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano e consigliere regionale FdI.
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