Coronavirus, la prima manifestazione di Fratelli d’Italia «per dare voce al silenzio degli innocenti»

di Redazione

La prima manifestazione di piazza di Fratelli d’Italia in tempi di Coronavirus. La presidente Giorgia Meloni, i parlamentari e i consiglieri regionali del Lazio di Fratelli d’Italia hanno dato vita alla prima iniziativa di protesta contro il governo e la sua, più pretesa che presunta, Fase2 post-emergenza, davanti a palazzo Chigi con l’obiettivo di «dare voce agli innocenti».

Ossia per esprimere il malcontento di tante categorie per le misure decise dal governo per la fase due dell’emergenza Coronavirus. Cartelli in mano, mascherine tricolori, guanti e distanza di sicurezza. Alla testa della protesta la leader di FdI ha spiegato il perché dell’iniziativa: «Migliaia di italiani nelle ultime ore ci hanno chiesto di scendere in piazza, per raccontare il loro dissenso e le loro paure. Purtroppo, però, portare il popolo in piazza in questi giorni, rischiando di metterne a repentaglio la salute. Di più, rischiando problemi di ordine pubblico e di vanificare gli sforzi che abbiamo fatto fin qui come italiani per impedire che il virus corresse di più, sarebbe stato non adeguato».

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«Ma siamo un partito politico e abbiamo la responsabilità di dare voce a quello che la gente pensa. Per cui, abbiamo promesso che avremmo trovato un modo per raccontare, pur rispettando le regole, quel dissenso, e ora eccoci qui davanti a palazzo Chigi con i parlamentari di Fratelli d’Italia e i consiglieri regionali del Lazio, rigorosamente a due metri di distanza l’uno dall’altro, con mascherine, guanti e con un cartello in mano, ognuno dei quali rappresenta una delle categorie che oggi soffrono, hanno paura e rischiano di non avere un futuro, ognuno di loro rappresenta molti italiani che avrebbero voluto venire qui a dire che hanno paura e vogliono risposte dalla politica non decine di conferenze stampe inutili per non dire nulla».

«Sono in silenzio – dice Meloni -: è il silenzio degli innocenti che da un giorno all’altro si sono visti chiudere le loro imprese per decreto e oggi rischiano di non avere nulla». Su ognuno dei cartelli è riportata una categoria “artigiani”, “tassisti”, “addetti alle mense”, “ballerini”, “gestori di pizzerie”, “geometri”, “ambulanti”, “balneari”, “agenti di commercio”, “ristoratori”, “giostrai”, “commercialisti”, “fisioterapisti”, e tanti altri ancora.

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«Vogliamo dare voce a questi innocenti, siamo qui per loro, per dire che non siamo d’accordo con il modo in cui si sta gestendo la fase due, la cosiddetta ripartenza che ripartenza non è, non siamo d’accordo a ripartire per settori. Chi stabilisce che interi settori debbano morire per decreto – chiede la leader di Fratelli d’Italia – lo stato deve assumersi la responsabilità di dare le regole per impedire il contagio, chi è in grado di garantire protocolli di sicurezza riapre, non sulla base dei codici. Perché non devono ripartire bar, ristornati, parrucchieri se sono in grado di garantire la distanza?».

E ancora, ha detto Meloni «Vogliamo sapere perché al ventotto del mese ancora non è stata pagata la cassa integrazione, si parla di un decreto aprile quando aprile è finito, ci sono esperti che non sappiamo cosa stiano facendo. Non siamo d’accordo su molte cose ma siamo pronti a fare la nostra parte, per ognuno di queste categorie abbiamo una proposta alternativa ma non c’è un luogo dove discuterla, vogliamo dare una mano agli italiani».

«Ma il Parlamento non decide niente – denuncia – solo quattro persone in una stanza decidono del destino di milioni di persone, noi la fase 2 la vogliamo discutere e votare in Parlamento. Forse il Parlamento sarebbe più ragionevole. Qualcuno deve darci la possibilità di contribuire ad aiutare la nostra nazione, non resteremo a guardare continueremo con iniziative di questo tipo. Magari da quei palazzi si affaccia qualcuno e legge nomine e problemi delle tante risposte che fin qui non sono state date».

Coronavirus, Rauti: «Chiediamo al governo di intervenire»

«La crisi economica deve essere al centro delle iniziative di palazzo Chigi, per far ripartire il Paese» – si legge, poi, in un comunicato di Isabella Rauti. «Oggi Fratelli d’Italia – ha proseguito – portato simbolicamente in Piazza, davanti Palazzo Chigi, le richieste di migliaia di italiani. Nel rispetto delle norme di sicurezza e di distanziamento, ci siamo schierati per rappresentare le vittime economiche del Coronavirus».

«Settori e categorie lavorative – continua la nota – strategiche per la nostra Nazione, messe in ginocchio dalla pandemia e dalla mancanza di aiuti; lavoratori che non sanno se, come e quando potranno tornare attivi. Oggi, giornata mondiale della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, chiediamo al governo di mettere al centro dell’agenda la crisi economica e far ripartire l’Italia», ha concluso il vicepresidente vicario di Fratelli d’Italia al Senato.

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