Accolto il ricorso del Codacons contro l’ordinanza di sospensione delle attività didattiche in presenza firmata dal governatore lo scorso febbraio
Il Tar della Campania ha accolto il ricorso del Codacons contro l’ordinanza di sospensione delle attività didattiche in presenza per la Regione Campania firmata dal governatore Vincenzo De Luca lo scorso 27 febbraio.
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Secondo i giudici amministrativi, le ordinanze restrittive della Regione non hanno tenuto conto della regolamentazione per fasce di rischio contenuta nella normativa statale «che aveva già operato, ex ante, il bilanciamento tra diritto alla salute e diritto all’istruzione, nel senso di sacrificare il secondo al primo nei casi di maggior rischio (regioni ‘rosse’) e, in via progressivamente più restrittiva, all’aumentare dell’età dei discenti». Per il Tar Campania una deroga alla normativa generale avrebbe richiesto «una motivazione stringente e rafforzata che avesse dato conto degli elementi di fatto, diversi o sopravvenuti rispetto a quelli considerati dal Governo nazionale, che, quali indici di aggravato rischio, giustificassero il regime più restrittivo».
Nappi (Lega): «Caro De Luca perché non paghi tu i risarcimenti per le chiusure illegittime?»
Sulla decisione è intervenuto anche Severino Nappi, consigliere regionale della Lega e componente commissione Istruzione e Cultura della Regione Campania. «La chiusura indiscriminata delle scuole in Campania imposta da De Luca durante il periodo Covid, ha portato a nessun risultato tangibile sul versante della lotta alla pandemia, come i fatti hanno ampiamente dimostrato» ha detto Nappi.
«Ma dopo la sentenza del Tar – ha continuato -, che ha dichiarato illegittime le ordinanze del governatore, si apre il delicato fronte dei risarcimenti. Chi pagherà i danni economici per le azioni riparatorie già annunciate? Naturalmente i cittadini».
«Per i campani si tratta ancora una volta della beffa oltre al danno, perché non solo hanno dovuto fare i conti con un clima di terrore, con la scuola negata (più a lungo rispetto alle altre regioni), con le pesanti restrizioni in termini didattici, e di vita sociale che hanno subìto i nostri ragazzi, con le spese necessarie per seguire la Dad, ma ora saranno chiamati a sborsare altro denaro, per colpa di tutto ciò che deriva da atti arbitrari e senza ragione, come hanno sentenziato i giudici. Questo è il frutto dei poteri semidittatoriali esercitati da De Luca, delle misure varate solo a scopo elettorale e per attrarre consensi, delle pesanti responsabilità amministrative e politiche del governatore» ha concluso.
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