I carabinieri, che intervennero sul luogo dell’incidente a Varcaturo, avevano ipotizzato che il conducente dell’auto aveva perso il controllo del veicolo
In un primo momento era sembrato un incidente d’auto, ma dalle immagini riprese da alcune telecamere di sorveglianza, è stato scoperto che l’auto della vittima era stata speronata dopo un diverbio. È quanto emerso dalle indagini coordinate dalla procura di Napoli Nord sulla morte di un 43enne e il ferimento di un’altra persona.
I fatti risalgono allo scorso 13 giugno a Varcaturo, frazione del comune di Giugliano in Campania (Napoli), oggi l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 60enne ritenuto responsabile di omicidio volontario e di tentato omicidio.
I carabinieri della Stazione di Varcaturo, che intervennero lo scorso giugno, avevano ipotizzato che il conducente di un’auto aveva perso il controllo del veicolo impattando violentemente contro un palo. Tuttavia, dalla visione dei filmati, si è accertato che le due persone a bordo dell’auto erano state speronate da un’altra vettura, poi fuggita. Le indagini successive, svolte anche attraverso l’esame dei dispositivi di geolocalizzazione installati sulle vetture coinvolte, hanno consentito di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti, individuando l’autore dell speronamento.
È stato così scoperto che, poco prima del fatto, nei pressi di un locale dell’area casertana, tre persone, per futili motivi, avevano avuto un diverbio a seguito del quale le due vittime si erano allontanate. I tre si erano poi incontrati pochi minuti dopo e, a quel punto, l’auto delle vittime, ferma lungo la strada, era ripartita danneggiando accidentalmente l’auto dell’arrestato.
L’uomo, immediatamente, aveva iniziato un inseguimento speronandoli ripetutamente e concludento il pedinamento con l’ultimo impatto ad alta velocità che provocò l’uscita di strada del veicolo guidato dalla vittima.
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