Ieri l’ennesima fumata nera dal vertice al Mise, con nuove accuse dalle organizzazioni dei metalmeccanici all’azienda e al governo
Partono le prime lettere di licenziamento per i lavoratori della Whirlpool di Napoli. «Con la presente – si legge in una delle lettere inviate ai lavoratori e rese note dal sindacato – Le comunichiamo il recesso della nostra società dal rapporto di lavoro con lei intercorrente con effetto immediato al ricevimento della presente, esonerandola dal prestare attività lavorativa durante il periodo di preavviso contrattualmente a lei spettante».
Per i lavoratori della Whirlpool di Napoli licenziati oggi ufficialmente dalla multinazionale «restano confermate le offerte di un incentivo all’esodo pari ad Euro 85.000 lordi», in alternativa ad un trasferimento presso l’unità produttiva di Cassinetta di Biandronno, in provincia di Varese. È quanto precisa l’azienda nelle lettere inviate agli operai. Una scelta che i lavoratori potranno fare entro il 30 novembre prossimo. Intanto si attende la pronuncia del Tribunale di Napoli sulla causa intentata da Fim Fiom e Uilm alla multinazionale per illegittimità dei licenziamenti. Domattina alle 9 nuova assemblea di fabbrica degli operai.
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