Coronavirus, Conte: «Inizia la fase 2 ma non sarà ‘liberi tutti’». Ecco cosa cambierà

di Redazione

«Adesso inizia per tutti la fase di convivenza con il virus. Dobbiamo essere consapevoli che nella fase 2 la curva del contagio potrà risalire in alcune aree del paese. Il rischio c’è, dobbiamo affrontarlo con metodo e rigore». Queste le parole del premier Conte nella conferenza stampa per annunciare le nuove misure che andranno in vigore dal 4 maggio.

Misure studiate dalla task force di Vittorio Colao «Dovremo adottare precauzione e utilizzare dispositivi di protezione. Il commissario Arcuri con ordinanza interviene per calmierare i prezzi delle mascherine: non vogliamo distorsioni, vogliamo un prezzo equo. C’è il forte impegno del governo a eliminare completamente l’Iva, il prezzo dovrebbe essere attorno a 0,50 per le mascherine chirurgiche».

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Conte fa un accenno anche al Recovery Fund. «Uno strumento innovativo che offrirà ai paesi più colpiti, purtroppo anche l’Italia, l’opportunità di percorrere una strada più rapida per l’impresa nel segno della solidarietà. Il sistema Italia ha sollecitato questa risposta e l’ha ottenuta».

«Stiamo lavorando alle misure economiche, alcuni di voi sono ancora insoddisfatti». «Ci sono alcuni ritardi e mi scuso personalmente, è una situazione senza precedenti: questa mole di domande veniva trattata dall’Inps in 5 anni. Buona parte è stata evasa ora in un solo mese».

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«E’ necessario il contributo delle regioni, che devono far pervenire i flussi e completare il patrimonio informativo. Col nuovo decreto da 55 miliardi abbiamo più fondi per gli autonomi, aiuti concreti a categorie più fragili. Stiamo sperimentando la possibilità di rinnovare automaticamente il bonus da 600 euro. Basterà premere un tasto. Ma questo paese non riparte se non punta sulle imprese. Ci saranno più finanziamenti, anche a fondo perduto, contributi per gli affitti e tagli delle bollette. Non lasceremo da soli gli operatori del turismo, avranno bisogno di una robusta iniezione di fiducia e di sostegno da parte del governo. Stiamo preparando un altro decreto sblocca-paese».

Coronavirus, Fase 2: importante mantenere le distanze

«Nella Fase 2 sarà ancora più importante mantenere le distanze di sicurezza, sarà fondamentale il comportamento di ciascuno di noi. Se vuoi bene all’Italia, devi evitare il rischio che il contagio si diffonda: bisogna rispettare la distanza di sicurezza. Anche nelle relazioni familiarei, con i parenti, bisogna rispettare questa precauzione. Gli scienziati e gli esperti ci dicono che almeno 1 contagio su 4 è nelle relazioni familiari». «Il governo dovrà vigilare e dovrà essere pronto a intervenire in maniera tempestiva se la curva epidemiologica dovesse diventare critica. Abbiamo predisposto un meccanismo per tenere la curva sotto controllo e intervenire – prosegue -. Stiamo affrontando una prova molto dura, anche nei prossimi mesi».

Nella Fase 2 all’interno della regione saranno consentiti spostamenti «comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute. Si aggiunge la possibilità di spostamenti mirati per far visita a congiunti. Siamo consapevoli che molte famiglie sono state separate, vogliamo consentire visite mirate nel rispetto delle distanze, con uso di mascherine e divieto di assembramento. Non sono consentiti party familiari e ritrovi».

Con febbre obbligatorio restare a casa

Rimane il divieto a spostarsi in altre regioni, se non per ragioni lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute. «Introduciamo una regola più stringente per coloro che presentano una sintomatologia respiratoria e febbre superiore ai 37,5: non è più raccomandato, ma devono rimanere presso il proprio domicilio, limitare al massimo i contatti sociali e avvertire il medico curante».

Nella fase 2 sarà consentito l’accesso a parchi e giardini pubblici

«Consentiamo l’accesso a parchi, ville e giardini pubblici condizionato al rigoroso rispetto delle distanze e all’adozione di misure per contingentare gli ingressi. I sindaci potranno disporre la chiusura delle aree se non sarà possibile assicurare il rispetto di queste misure», aggiunge. «Ci si potrà allontanare dalla propria abitazione, se si tratta di attività sportiva più dinamica bisogna rispettare una distanza di 2 metri Se è semplice attività motoria, un metro». Dal 4 maggio poi «saranno consentite cerimonie funebri con la presenza al massimo di 15 congiunti, con l’uso di mascherine e nel rispetto delle norme di distanziamento sociale, possibilmente all’aperto». Dal 4 maggio sarà consentita, inoltre l’attività di ristorazione da asporto, ma il cibo si dovrà consumere a casa o in ufficio.

Musei e biblioteche il 18 maggio

Il 4 maggio poi ripartirà il comparto manifatturiero, l’edilizia, i cantieri e il commercio all’ingrosso.  Il 27 riapriranno solo le aziende strategiche e l’edilizia pubblica. Inoltre il Governo sta pensando di riaprire musei e bliblioteche il 18 maggio. Il primo giugno dovrebbero riaprire «bar, ristorazione, barbieri, parrucchieri, centro di massaggio: ci prendiamo qualche giorno in più per adottare ulteriori cautele che comunicheremo per tempo».

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