Confindustria favorevole «per la parte di contrasto alla povertà ma fortemente critica» sull’efficacia della parte sulle politiche attive del lavoro
Sulle risorse in manovra per finanziare il reddito di cittadinanza, «il fatto che si pensi di mettere un ulteriore miliardo su questo tema senza riformarlo prima» vuol dire che «continuiamo a sprecare soldi pubblici».
Lo ha affermato il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, dal convegno dell’associazione degli industriali sui temi della coesione territoriale, dopo aver ribadito la posizione di Confindustria favorevole «per la parte di contrasto alla povertà ma fortemente critica» sull’efficacia della parte sulle politiche attive del lavoro: «Non ci ha mai convinto».
«Abbiamo sempre sostenuto che per la parte di contrasto alla povertà» lo strumento del reddito di cittadinanza «ci vedeva favorevole. Ma, poi guardiamo anche ai dati e purtroppo così come è disegnato oggi non ha intercettato la povertà del Nord e ed è stato anche un disincentivo per cercare lavoro al Sud», dice il leader degli industriali.
«Sulla parte delle politiche attive eravamo contrari, non ci aveva mai convinto», ricorda: «Purtrtoppo anche qui i numeri ci danno ragione. Il triennio 2016-2019, in cui il Governo aveva stanziato 516 milioni per le politiche attive, ha prodotto 423 assunti e ci sono costati più di 400mila euro l’anno. Fate i conti se è una manovra che sta funzionando».
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