Assalto al Reddito di Cittadinanza, in Cdm si spacca il Governo

di Redazione

I ministri di Lega, FI e Iv, Giorgetti, Brunetta e Bonetti hanno espresso i loro dubbi sulla sostenibilità della misura

Braccio di ferro in Cdm sul rifinanziamento del reddito di cittadinanza nell’ambito del decreto fiscale. A quanto si apprende, il Pd e il M5s hanno difeso la misura, che è passata, mentre i ministri di Lega, FI e Iv, Giorgetti, Brunetta e Bonetti hanno espresso i loro dubbi sulla sostenibilità della misura, in particolare in relazione al fatto che non ci sarebbe l’atteso effetto sul lavoro.

I ministri del centrodestra e di Iv avrebbero chiesto dunque di ridiscutere il tema in legge di bilancio. E il premier Mario Draghi avrebbe ribadito che sarà la manovra la sede per discuterne, lavorando in particolare sulle politiche attive.

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Nel decreto fiscale «hanno rifinanziato il Reddito di cittadinanza levando risorse al reddito di emergenza (90 milioni), all’accesso anticipato al pensionamento per lavori faticosi e pesanti (30 milioni), accesso al pensionamento dei lavoratori precoci (40 milioni) e ai congedi parentali (30 milioni)». Lo affermano fonti di governo della Lega al termine del Consiglio dei ministri, a proposito del rifinanziamento della misura, voluto da M5s e Pd. Il ministro Giancarlo Giorgetti si sarebbe opposto con durezza: «Beffardo usare i soldi di chi ha lavorato duramente per una misura simile».

«A fronte dell’andamento delle richieste, sono stanziati, per il 2021, 200 milioni di euro per il Reddito di Cittadinanza»: lo rende noto il Governo nel comunicato diffuso al termine del Consiglio dei ministri che ha dato il via libera al decreto fiscale.

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