Il pomodorino del piennolo tra storia e leggenda
Il pomodorino del piennolo o Lycopersicon esculentum è uno dei prodotti più antichi e tipici dell’agricoltura campana, napoletana tanto da essere un presidio slow food. È fortemente rappresentato nella scena del presepe napoletano. Si narra che il suo colore rosso fuoco sia opera del vulcano, in quanto le sue radici si nutrono della stessa lava del Vesuvio. Furono importati dagli spagnoli, dall’America del Sud in Europa durante la seconda metà del 1500.
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Peculiarità e coltivazione a mano secondo tradizione
Prodotti in terreno vulcanico ricchi di minerali e baciati da raggiante sole mediterraneo, i pomodorini del piennolo si coltivano secondo un metodo tradizionale con sostegni di paletti di legno per evitare che le bacche tocchino a terra. Di peso di circa 25-30 gr, i pomodorini del piennolo sono di forma rotonda con un pizzo all’estremità.
Il pomodorino del piennolo: varietà e origini
La varietà è detta del «piennolo» perché, secondo una tecnica di conservazione, si formano i «piennoli», cioè i pendoli, ovvero i grappoli interi che secondo il disciplinare sono raccolti tra luglio e agosto e sistemati su un filo di canapa legato a cerchio a formare un grappolo per poi essere conservati in luoghi asciutti e ventilati. Si dice che, secondo un’antica usanza, i pomodorini venissero raccolti e legati con gli spaghi ai balconi delle case contadine come pendoli, da qui il nome «piennolo». Oppure sembra che il vicerè peruviano donò i pomodori al Re Ferdinando IV per farli coltivare nelle zone più fertili del Regno di Napoli.
Proprietà organolettiche e nutrizionali
Di polpa rossa soda e compatta, il pomodorino del piennolo ha la peculiarità di essere rivestito di buccia spessa e consistente dal sapore dolce con retrogusto acidulo per la concentrazione di zuccheri e sali minerali. Contiene il licopene, un antiossidante che protegge dai radicali liberi, migliora la salute del cuore e la vitamina A, C, i sali minerali come calcio, fosforo, potassio.
Il pomodorino del piennolo: in cucina
Mangiato fresco al momento o durante tutto l’anno anche come conserva per la peculiare caratteristica di conservazione. Dal sapore unico e inconfondibile è insostituibile cotto con la pizza, la pasta, le bruschette, i secondi a base di pesce, di carne.
Ricetta vermicelli e pomodorini del piennolo dop
(equilibrata, sana e gustosa)
Ingredienti:
500 g di vermicelli
Uno spicchio di aglio
300 g di pomodorini del piennolo dop
Basilico q.b.
Due cucchiai di olio extra vergine d’oliva
Procedimento
Mettere a bollire l’acqua. In una pentola a parte soffriggere per 2-3 minuti lo spicchio d’aglio in olio extra-vergine d’oliva e immetterci i pomodorini del piennolo e basilico. Farli cuocere per circa 20 minuti. Calare la pasta al dente e immetterla nella pentola col preparato.
dott.ssa Felicia Di Paola
Biologa e Nutrizionista
Specialista in Scienza dell’Alimentazione
Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli
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