Tasse, No a ‘Grande fratello fiscale’ e stop ai pignoramenti

Le proposte emerse nel corso del webinar della Cassa dei ragionieri e degli esperti contabili

«In un momento di estrema difficoltà per le piccole e medie imprese e per le famiglie italiane ritengo opportuno limitare la frequenza dell’accesso da parte dell’Agenzia delle Entrate all’anagrafe dei rapporti finanziari. Una modalità investigativa sui conti degli italiani che rischia di dar vita a un ‘Grande fratello fiscale’ di cui non si sente alcun bisogno e che rischia di aggravare ulteriormente il già compromesso rapporto tra Fisco e contribuenti».

Lo ha affermato Lucia Albano, deputata di Fratelli d’Italia in Commissione Finanze alla Camera nel corso del webinar «Stop alla riscossione e nuova rottamazione un aiuto per la ripartenza?» organizzato dalla Cassa dei ragionieri e degli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca.

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«Riteniamo indispensabile, a questo punto, una nuova proroga delle cartelle esattoriali – ha proseguito Albano – che si affianchi a una nuova disciplina della rottamazione quater, sospendendo gli obblighi di accantonamento per il pignoramento presso terzi. La palla passa ora al governo che dovrà dare operatività a questa richiesta formulata con un ordine del giorno di Fratelli d’Italia che ha trovato la massima convergenza in Aula da parte di tutte le forze politiche».

Martinciglio (M5s): «Serve una riforma strutturale del sistema di riscossione»

Sulla compattezza delle forze politiche nel chiedere una ulteriore proroga per le cartelle esattoriali ha posto l’accento Vita Martinciglio, componente della Commissione Finanze della Camera per il M5s: «Tutti i componenti della Commissione Finanze hanno concordato sul rinvio delle cartelle esattoriali in particolare di quelle che afferiscono al periodo dell’emergenza Covid. In questo momento serve un Piano straordinario con un nuovo calendario delle scadenze delle cartelle esattoriali che consenta di recuperare gli arretrati e metta i contribuenti nelle condizioni di poter procedere ai pagamenti».

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«La macchina del Fisco è appesantita da un magazzino pieno di cartelle inesigibili o difficilmente esigibili per cui procedere a rottamazione quater può essere una soluzione efficace. Serve, però, una riforma strutturale organica in materia di riscossione. Dobbiamo aiutare imprese e cittadini – ha aggiunto Martinciglio – che cercano di uscire da un periodo difficilissimo. In quest’ottica lavoriamo a una legge delega che proponga l’elezione a rango costituzionale dello Statuto del contribuente, soprattutto la parte che menziona i principi di semplificazione, chiarezza e trasparenza nei rapporti».

Porchietto (FI): «Procedere con rinvii di mese in mese alimenta confusione»

Le difficoltà dei contribuenti alla luce dei continui provvedimenti normativi sono state sottolineate da Claudia Porchietto, deputata di Forza Italia in commissione Finanze: «Abbiamo preso atto dell’impossibilità di buona parte dei contribuenti a regolare i conti con il Fisco. Le forze politiche tutte, di fronte a questa emergenza, hanno scelto di posticipare di mese in mese i termini di pagamento delle cartelle esattoriali. Un provvedimento necessario che però rischia, se non si prende una soluzione definitiva, rischia di inchiodare un intero sistema. Con l’aggravante di pagamenti con altissimi margini di errore per i continui provvedimenti Covid».

C’è il forte rischio di incrementare il magazzino di cartelle poco esigibili o non esigibili. Altro tema è quello della richiesta di valutare quali sono categorie di contribuenti che effettivamente necessitano di ulteriori proroghe in funzione dei dati in possesso dell’Agenzia delle Entrate. L’Agenzia – sottolinea Porchietto – chiarisca se è in grado di farlo. Dopo di che, si valutino azioni strategiche sui contribuenti per far uscire da questo loop il sistema riscossione. Procedere con rinvii di mese in mese fa solo confusione».

Ungaro (IV): «Avanti con riscossione selettiva delle cartelle»

Per Massimo Ungaro, deputato di Italia Viva in Commissione Finanze: «Con la ripresa economica e con il Pil italiano che deve arrivare al 6% ritengo giusto procedere con l’invio delle cartelle esattoriali ma sempre in modo selettivo, prorogando la scadenza a chi ha visto il proprio fatturato calare a causa dell’emergenza Covid e per coloro che si trovano a dover affrontare gravi e comprovate difficoltà economiche».

«Per gli Enti, le aziende e le persone fisiche che non hanno ricevuto danni e che sono riuscite a ripartire, è giusto procedere con l’invio delle cartelle esattoriali. Altrettanto importante è agire sul contenzioso tributario che va sgonfiato al più presto. Italia Viva da tempo ha chiesto di procedere con una rottamazione quater prevedendo la possibilità di una rateizzazione anche ampia che possa essere utile a venire incontro ai cittadini che hanno difficoltà a pagare le tasse» sottolinea Ungaro.

I professionisti: «Bisogna tenere conto delle condizioni in cui abbiamo operato»

La posizione dei professionisti è stata espressa da Andrea Bongi, e Angela Perrone, commercialisti e revisori legali: «Fa piacere che sul tema della proroga delle cartelle ci sia stata piene convergenza di tutte le forze del Parlamento. Da una parte la ripartenza delle notifiche e dall’altra la ripresa della riscossione, ovvero i pagamenti che dovrebbero essere fatti in unica soluzione, sono due fattori che difficilmente i contribuenti riescono a sostenere in questo momento storico».

«La strada ideale sarebbe quella di sbrogliare la matassa delle cartelle e partire poi con la riscossione effettiva dando respiro ai contribuenti per fare fronte alle cifre da sborsare. Come studi professionali ci siamo trovati di fronte a una mole normativa enorme con diverse difficoltà interpretative. La possibilità di errore è sempre più alta, oserei dire ai massimi livelli. Bisogna tenere conto delle condizioni in cui abbiamo operato, pensando anche a non sanzionare alcuni comportamenti».

«Accanto a questo serve più una vera riforma del fisco e della riscossione. Anzi, c’è bisogno di una controriforma che sia in grado di recuperare l’equilibrio nel rapporto tra fisco e contribuenti che ha visto negli anni una invasione nella privacy con Agenzia delle Entrate che la fa da padrona. Siamo arrivati a un livello di follia fiscale che non serve a nessuno. La politica intervenga su questo recuperando gli spazi che ha abbandonato in favore dell’Agenzia».

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