‘Alessandra Clemente Sindaco’ estromessa per un vizio formale, presentato il ricorso al Tar
La strada di Alessandra Clemente verso la carica di primo cittadino a Napoli si fa sempre più tortuosa. Ieri la candidata espressione del movimento arancione e del sindaco uscente Luigi de Magistris ha ricevuto la notifica dell’esclusione della sua lista di riferimento ‘Alessandra Clemente Sindaco’ dalla prossima tornata elettorale. La decisione della commissione prefettizia per un vizio formale. Alessandra Clemente però ha già annunciato di voler far ricorso al Tar.
Se il Tribunale amministrativo deciderà per la definitiva estromissione per l’ex assessore diventerà davvero dura contro schieramenti molto più grandi e strutturati. Persino Antonio Bassolino, che di certo non è ben visto dai partiti storici, è riuscito a presentarne cinque. Il suo schieramento, invece, ne ha solo due, oltre alla già citata ‘Alessandra Clemente Sindaco’, c’è la civica ‘Napoli 2030’ e quella di ‘Potere al popolo’ che in passato ha già dimostrato qualche perplessità sul continuare il suo cammino nel movimento di Giggino.
Con la conferma dell’estromissione la coalizione perderebbe la maggior parte dei suoi ‘pezzi da 90’, come per esempio l’ex assessore Rosaria Galiero, Elena Coccia o Laura Bismuto. Sarebbero fuori gioco quindi i pochi superstiti della passata maggioranza e con Luigi de Magistris in terra calabra, la fuga da deMa (che non è riuscita a reclutare candidati) e la diaspora di ex assessori e consiglieri comunali nelle altre liste di centrosinitra la campagna elettorale per la nipote del senatore Ruotolo sembra sempre più un incubo.
In tutto questo l’ormai ex sindaco ha affermato di non voler fare campagna elettorale a Napoli. Anzi, come già scritto nei giorni scorsi, sembra proprio averla abbandonata e ha dichiarato chiusa l’esperienza del movimento arancione. Giggino infatti ha accusato Alessandra di non esser riuscita a fare squadra. Un compito però che appare difficile se anche colui che ha proposto il tuo nome fugge in altri lidi.
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