Whirlpool Napoli, ancora proteste. Il Prefetto scrive a Giorgetti e Orlando

di Redazione

Questa mattina i lavoratori Whirlpool Napoli hanno manifestato sull’A1

I dipendenti Whirlpool Napoli anche questa mattina sono scesi in piazza per protestare contro la procedura di licenziamenti attivata dal colosso statunitense. I manifestanti hanno bloccato per 40 minuti il raccordo dell’A1 all’altezza di Napoli Est. Il prefetto Marco Valentini ha convocato dipendenti e sindacati per discutere della situazione. Valentini si è impegnato a inviare una missivai ai ministri Andrea Orlando e Giancarlo Giorgetti e alla vice ministra Alessandra Todde per chiedere una data disponibile in breve tempo per discutere della vertenza Whirlpool Napoli.

Apetino: «L’incontro previsto per fine agosto al ministero ancora non è stato ancora convocato»

«Siamo ad oltre 300 giorni dall’inizio della vertenza e a soli 26 giorni dalla scadenza della procedura di licenziamento aperta da Whirlpool eppure l’incontro previsto per fine agosto al ministero ancora non è stato ancora convocato» ha affermato Raffaele Apetino, segretario generale della Cisl Campania. «Bisogna passare dalle parole ai fatti – sottolinea -, capire e discutere chi sono i soggetti industriali coinvolti e che tipo di progetto sulla mobilità si vuole mettere in campo e quali garanzie industriali e occupazionali ci sono rispetto ad una conversione industriale».

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«Il vice ministro Todde, nell’ultima riunione insieme ad Invitalia, annunciò un progetto di un Hub Nazionale della mobilità da insediare presso il sito di via Argine. È chiaro che è necessario, come abbiamo più volte ribadito al vice ministro, che – ha aggiunto il sindacalista – per discutere di una soluzione che per noi deve essere migliore o pari a Whirlpool, è fondamentale che la multinazionale americana ritiri la procedura di licenziamento in corso e utilizzi le 13 settimane a costo zero per l’impresa così da permettere una discussione quanto meno senza la spada di Damocle dei licenziamenti».

«Come Fim Cisl, insieme alle altre organizzazioni sindacali, continueremo la nostra battaglia per rivendicare il sacrosanto diritto al lavoro, faremo sentire la nostra protesta nei prossimi giorni e non ci fermiamo fino a quando non si sarà conclusa positivamente la vertenza», ha concluso Apetino.

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