Il legale: «Non abbiamo avuto tempo sufficiente per leggere il corposo fascicolo che siamo riusciti ad acquisire solo ieri»
Il giudice per le indagini preliminari di Roma Valerio Savio ha deciso: Maria Licciardi resterà in cella. Il gip ha convalidato il fermo, eseguito sabato scorso a Ciampino, emesso dalla Procura di Napoli che ipotizza nei suoi confronti i reati (tutti aggravati dalla finalità mafiose) di associazione a delinquere di tipo camorristico, estorsione, ricettazione di denaro di provenienza illecita e turbativa d’asta.
Durante l’udienza di convalida ‘Lady camorra’ si è avvalsa della facoltà di non rispondere. «Abbiamo scelto di avvalerci della facoltà di non rispondere semplicemente perché non abbiamo avuto tempo sufficiente per leggere il corposo fascicolo che siamo riusciti ad acquisire, con non poche difficoltà, solo nel primo pomeriggio di ieri» ha affermato Edoardo Cardillo, legale di Maria Licciardi che si trova detenuta nel carcere romano di Rebibbia.
«Ritengo insussistente, quasi una forzatura, il pericolo di fuga basato esclusivamente sulla circostanza che la signora Licciardi non è stata trovata in possesso di un biglietto di ritorno in Italia» ha spiegato ancora Cardillo.
Potrebbe interessarti anche:
- Green pass falsi, chiusi 32 canali Telegram: quattro indagati. Coinvolti 2 minorenni
- Una traduzione popolare della lettera apostolica ‘Motu Proprio’ di Bergoglio
- Tokyo 2020, missione compiuta. Un bilancio azzurro e campano decisamente positivo, ma…
- Il ponte sullo stretto di Messina è fuori dal Progetto Pnrr, di chi la colpa?