Il primo cittadino torrese allontana l’ipotesi delle dimissioni come chiesto dagli ‘avversari’ politici
L’arresto dell’ex vicesindaco Luigi Ammendola ha provocato un vero terremoto nella politica torrese ma anche nei cittadini. La richiesta di dimissioni arrivata da Fratelli d’Italia ma anche da altre frange dell’opposizione ha ottenuto l’immediata reazione del primo cittadino Vincenzo Ascione secondo il quale non ci sarebbe alcuna ragione per una decisione tanto drastica che rappresenterebbe una sorta di ammissione di colpe che lui non ha. Chiede però alla Magistratura di non fermarsi e arrivare il prima possibile al chiarimento dei fatti. La città ha bisogno di chiarezza
«Abbiamo preso atto dell’arresto dell’ex vicesindaco Luigi Ammendola per le note vicende che hanno interessato l’Ufficio Tecnico Comunale e il suo ex dirigente, ing. Nunzio Ariano – afferma il sindaco -. Siamo sicuri che la Magistratura farà quanto prima piena luce su tutti i fatti in contestazione».
«Già dallo scorso dicembre abbiamo potenziato il percorso amministrativo con la nomina di una nuova giunta, dando la priorità assoluta alla trasparenza e alla legalità, e adottando, tra l’altro, il piano anticorruzione per prevenire qualsiasi forma di illegalità nelle procedure di evidenza pubblica, nonché il preliminare di Puc che contribuirà a dare certezza ai rapporti tra cittadini e pubblica amministrazione in ordine a tutti gli interventi pubblici e privati sul territorio».
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