Cerreto (FdI): «Chi chiede deroghe al piano cave pone Caserta fuori dal Recovery found»

di Redazione

Per il commissario provinciale la decisione «condannerebbe Caserta a un oblio per i prossimi 10 anni»

«La notizia che in regione Campania si stia cercando con qualche appiglio normativo di concedere deroghe al divieto di attività estrattive nella città di Caserta ci preoccupa moltissimo e, come già annunciato dal consigliere regionale Piscitelli e dalla Senatrice Petrenga, siamo pronti come partito a fare le barricate contro questo tentativo che avrebbe effetti devastanti per il territorio casertano». Lo afferma in una nota il commissario provinciale di Fdi a Caserta, Marco Cerreto.

La decisione «condannerebbe Caserta ad un oblio per i prossimi 10 anni ponendola di fatto fuori qualsiasi possibilità concreta di essere inserita nel contesto del Recovery Found, ovvero nel Piano Nazionale di ripresa e resilienza, che assegna 60 miliardi di euro a fondo perduto per l’Italia e per il raggiungimento di obiettivi prefissati e che oggi rappresenta una grandissima occasione a disposizione per la riqualificazione dei territori».

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«Uno di questi obiettivi – spiega Cerreto – è infatti la Missione 2 del Piano, ovvero la rivoluzione verde e la transizione ecologica, che prevede il finanziamento di 14 miliardi di euro per interventi che tendano, si legge a pag 126 del Piano “Ad aumentare consapevolezza e cultura sulle sfide tematiche ambientali e di sostenibilità”».

«Ebbene in questa misura, cioè la missione due esiste un asse di intervento, più precisamente l’asse C4 che riguarda il finanziamento di una serie di interventi tesi alla riqualificazione territoriale, alla tutela idrica, al contrasto al dissesto idrogeologico, attraverso interventi che migliorino la qualità dell’aria, la tutela della biodiversità, la riforestazione, la tutela delle aree versi e la difesa del suolo».

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«Ma in regione Campania qualcuno preferisce ritornare al recente passato e gettare alle ortiche, e per sempre una grande opportunità, quella di un intervento straordinario di risanamento ambientale con i soldi dell’Unione Europea» sottolinea il commissario di FdI.

«Ma vi è di più – rileva -, questa deroga ove dovesse tragicamente essere concessa, insisterebbe evidentemente nell’area perimetrale del nascente Policlinico, pregiudicandone di fatto la funzione stessa, pertanto se si poteva immaginare di poter inserire Caserta in un intervento progettuale di rafforzamento del sistema sanitario, utilizzando sempre i finanziamenti del PNRR che dedica la missione 6 alla Salute, destinando misure d’intervento sul territorio pari a 14 miliardi di euro, dovrà fare i conti con l’incompatibilità dell’attività estrattiva e la funzione stessa del policlinico, che dovrebbe essere operativo nel 2024».

«Grazie ai fondi della misura 6 – afferma Cerreto – vi sarebbero i margini e le prospettive di renderlo invec centrale in un progetto che potrebbe candidarlo come propulsore di centrale di interoperabilità dei dati sanitari e incubatore della rete organizzativa sul territorio tra le varie unità di intervento, rivoluzionando di fatto la governance sanitaria attuale».

«È di tutta evidenza che anche questa opportunità potrebbe venir meno se a prevalere in Regione Campania saranno logiche per noi incomprensibili che di fatto metterebbero Caserta nelle condizioni di non poter utilizzare risorse e opportunità fondamentali per lo sviluppo futuro del territorio, ci allibisce in tal senso il silenzio del sindaco Marino che nulla ancora ha detto su quanto stia accadendo in Regione, noi di Fratelli d’Italia terremo alta la guardia e faremo tutto ciò che è consentito per evitare questo scempio» conclude l’esponente di Fratelli d’Italia.

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